Per il progetto “Trulli Mare”, il Distretto Rotary 2120 ha organizzato ieri un incontro sul tema dell’erosione delle coste. Il presidente del progetto, Fabio Cavallone, ha sottolineato l’importanza della tematica dal punto di vista economico e non solo, negli ultimi 50 anni la popolazione che vive nelle città costiere è più che raddoppiata.
Il progetto Trulli Mare affronta un argomento condiviso da tutti i club rotariani aderenti, al fine di approfondirlo, studiarlo e coinvolgere enti pubblici e privati con l’intento di individuare e realizzare interventi finalizzati alla mitigazione, se non proprio alla risoluzione, dei problemi di ambito individuati.
Negli ultimi 18 mesi le iniziative si sono concentrate sulla xylella, flagello per gli ulivi pugliesi. Per l’incontro di quest’anno, invece, l’obiettivo si è spostato sull’erosione delle coste. Altra tematica quanto mai attuale che impatta sulla vita delle persone, non solo in senso degli abitanti delle città di mare ma anche su tutta la filiera economica.
Il presidente del progetto Trulli Mare, il rotariano Fabio Cavallone, ha sottolineato: “L’erosione costiera è il risultato della combinazione di fattori operanti su diversa scala, sia naturali che indotti dall’uomo, come ad esempio il climate change ed il riscaldamento globale che causa l’innalzamento dei mari. Anche la Regione Puglia si sta dimostrando particolarmente sensibile all’argomento dell’erosione della costa, infatti è attualmente capofila in un progetto internazionale, mi riferisco al progetto TRITON. Obiettivo è lo sviluppo di un modello integrato di gestione costiera tra la Puglia e la Grecia occidentale al fine di elaborare strumenti di supporto decisionale per la protezione delle coste e ridurre le conseguenze dell’erosione costiera, dovuta a cause naturali, quindi venti tempestosi, onde alte e forti correnti, e cause provocate dall’uomo, tra cui l’espansione urbanistica, lo sviluppo turistico e le infrastrutture.