“Siamo in ballo e balliamo” è il titolo della prima edizione del Dab versione festival dal 16 al 25 ottobre a Bari, il primo Festival di danza contemporanea della Città di Bari organizzato col Teatro Pubblico Pugliese.
Proprio il Dab è stato il protagonista del TPP LIVE, lo speciale del Teatro Pubblico Pugliese dedicato all’approfondimento su teatro, danza, musica, spettacolo dal vivo, cultura, andato in onda sulla pagina Facebook del TPP. Dab Festival, si svolge in collaborazione con BIG ff – Bari International Gender Festival, Tre prime ed esclusive regionali e quattro prime assolute, il programma comprende undici spettacoli, per la maggior parte made in Puglia. Una programmazione, la prima al chiuso dopo le chiusure forzate per via del Covid-19, che trasmette voglia di cultura e di danza.
A parlarne nello “studio virtuale” con Lù Ileana Sapone e Maddalena Tulanti, è stato un ricco parterre di ospiti: Ines Pierucci, assessora alla cultura, marketing territoriale e turismo del Comune di Bari; Domenico Iannone, coreografo e direttore della Compagnia AltraDanza; Giulio De Leo, coreografo e direttore della Compagnia Menhir, Ermanno Romanelli, giornalista.
“Stiamo cercando di puntare ad una proporzionalità di pubblico negli spazi teatrali, rivendicando il grande ruolo che la cultura sta avendo e che ha già avuto questa estate sfruttando luoghi all’aperto – ha commentato Ines Pierucci -. La città di Bari ha mostrato grande capacità di resilienza con le tante attività già organizzate. Non dimentichiamo la pandemia, ma dimostriamo che anche con le dovute misure di sicurezza si possono fare spettacoli dal vivo. L’auspicio è che questo Festival cresca, magari creando una Accademia permanente della danza che formi nuovi artisti e promuova appuntamenti e incontri nel tempo”.
“Siamo molto contenti di questo Festival, c’è stato da subito un grande feeling con il Comune di Bari – ha sottolineato Gemma Di Tullio, responsabile Programmazione Danza del Teatro Pubblico Pugliese, che ha illustrato tutti gli spettacoli in cartellone -. C’è tanto lavoro da fare nel settore della Danza contemporanea e la città ha risposto bene ancora una volta. Con il Dab intendiamo valorizzare le energie e i talenti pugliesi”.
“Il progetto è nato più di anno fa, con l’obiettivo di restituire gioia, vitalità, voglia di condividere danza – ha spiegato Ermanno Romanelli -. Quando lo abbiamo progettato non c’era il tunnel del virus che avremmo vissuto da lì a breve, ma c’è sempre stata la voglia di vivere la danza in tutte le sue forme. Ed è quello che vogliamo trasmettere al pubblico”. “Siamo riusciti a far tornare a Bari una danzatrice d’eccellenza come Antonella Albano – ha continuato Domenico Iannone -. Lavorare con Beethoven è difficile perché è un artista poderoso. Ma abbiamo lavorato sodo per donare al pubblico tanta energia positiva”.
Tra le quattro prime assolute c’è anche Genesi, di Giulio De Leo-Compagnia Menhir, (25 ottobre, ore 21.00, Nuovo Teatro Abeliano), l’idea di intimità e armoniosa conversazione, due danzatori dialogano con due musicisti dal vivo, Pino Basile e Giuseppe Doronzo, intima situazione che ci riporta ad una condizione di catarsi, ad una ritrovata calma, felicità attraverso il corpo, la musica e lo spazio. “Abbiamo voluto rendere il pubblico protagonista di quello che vedrà, nell’ottica di spettatori sempre più vicini ai nostri linguaggi”, ha spiegato Giulio De Leo.
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