Ecco la nuova stagione invernale di Agimus, Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali, diretta da Pietro Rotolo. Si svolgerà tra il 10 ottobre ed il 12 dicembre a Mola di Bari, tra il teatro van Westerhout ed il Castello Angioino.
Percorrere la musica da un capo all’altro del mondo, passando tra i generi e gli stili, nel segno della tradizione e della contaminazione, mentre c’è da superare lo scoglio dell’emergenza sanitaria. Per questo la Stagione autunnale dell’Agìmus di Mola di Bari sarà ricca di «Attraversamenti», come recita il titolo della sezione. Attraversamenti che in alcuni casi saranno obliqui, in altri verticali, in altri ancora orizzontali, tra musica strumentale e vocale, racconto e divulgazione. L’Associazione continua a mantenere un taglio trasversale, aperto, a tratti colloquiale, sempre attento alla comunicatività, all’equilibrio, alla filosofia «slow». Perché è un «taglio» che non spezza. Anzi, mantiene saldo quel dialogo tra palco e spettatore costruito «attraverso» 700 (e oltre) concerti, con lo sguardo vigile sui nuovi talenti, da un lato, e il pubblico del futuro, dall’altro. Un pubblico così difficile da costruire oggi, sopraffatti come siamo dalla velocità con cui le arti vengono consumate e da una bulimia del trascurabile che rischia di soffocare le nostre emozioni.

Una stagione di «Attraversamenti», dunque, non solo da un concerto all’altro, ma all’interno stesso di ogni singolo appuntamento. Si spazia, infatti, dal melodramma all’operetta alle canzoni napoletane e spagnole per il concerto inaugurale con il soprano Lucia Conte e il basso Eugenio Leggiadri Gallani (10 ottobre, Castello Angioino). E si oltrepassano i secoli, dal Settecento ai giorni nostri, nel successivo doppio recital dedicato ai giovani talenti pugliesi Samuele Giovanni Valenzano, che a soli sedici anni è già una grande promessa del pianoforte, e ai quattro chitarristi Miriam Lorusso, Francesca Vasta, Luigi Scarpa e Angelo Satalino, di scena con il progetto «Kaleidoscopic», titolo perfetto per il senso di questa stagione (18 ottobre, Castello Angioino).
Le musiche del tedesco Carl Reinecke, romantico poco frequentato nelle sale da concerto, si sposano, poi, con i temi per il grande schermo di Nyman, Goldsmith, Rota e Morricone nella proposta del Trio Calliope (24 ottobre, Castello Angioino), mentre sono impegnati ad esplorare vecchi e nuovi territori del repertorio per chitarra e pianoforte Lapo Vannucci e Luca Torrigiani in «Recuerdos de España» (7 novembre, Castello Angioino). Ci sarà anche la versatile cantante Petra Magoni, un’artista abituata alle dogane musicali con il progetto Musica Nuda. Stavolta, per il primo dei tre eventi speciali della stagione intitolato «Canzoni in bianco e nero», esplora i rapporti tra Germania e Stati Uniti a cavallo degli anni Quaranta, tra Kurt Weill e Cole Porter, in coppia con il pianista Andrea Dindo (15 novembre, Teatro van Westerhout). E, a proposito di attraversamenti, bisogna immaginare quanti chilometri separano Louis Moreau Gottschalk, l’americano che nell’Ottocento gettò le basi per il piano jazz, dal russo Cui e dall’armeno Chačaturjan, per entrare nel mood del concerto «Di danza in danza» dell’ArmoniEnsemble Piano Trio (21 novembre, Castello Angioino). Diversi gli incroci nei quali si sono imbattuti gli Italian Harmonists, formazione vocale nata all’interno del Coro del Teatro alla Scala di Milano che con il canto armonizzato rilegge in modo originale il repertorio lirico-sinfonico. Saranno i protagonisti del secondo dei tre eventi speciali del cartellone (29 novembre, Teatro van Westerhout). L’ultimo coinciderà con il gran finale.

Tra l’altro, chiudere con musiche da film nell’anno del centenario di Sordi e Fellini è sembrato quasi un dovere. Ai compositori di colonne sonore, per lungo tempo bistrattati e relegati in zone più oscure della scena musicale che conta, si deve tantissimo. E soprattutto oggi deve molto chi può permettersi senza timori di «attraversare» i generi e gli stili, come fanno i musicisti del Quintetto d’archi dei Filarmonici dell’Opera Italiana (12 dicembre, Teatro van Westerhout).
PROGRAMMA
Sabato 10 ottobre 2020 ore 21.00
Castello angioino – Mola di Bari
OPERE, CANZONI E OPERETTE
LUCIA CONTE, soprano
EUGENIO LEGGIADRI GALLANI, basso
GABRIELLA ORLANDO, pianoforte
Musiche di Mozart, Rossini, Puccini, Donizetti, Gounod, Verdi, Lacalle, Costa, Falvo, Lehàr, Ranzato
Domenica 18 ottobre 2020 ore 19.30
Castello angioino – Mola di Bari
vincitori OpenConcerts_2018/19
LA GRANDE PROMESSA
SAMUELE GIOVANNI VALENZANO, pianoforte
Musiche di Scarlatti, Bach, Mozart, Chopin, Liszt, Moszowski, Kapustin
KALEIDOSCOPIC
DELLE VOLTE GUITAR QUARTET
MIRIAM LORUSSO, FRANCESCA VASTA, LUIGI SCARPA, ANGELO SATALINO
Musiche di Jappelli, Pearson, Assad, Dyens, Bellinati
Sabato 24 ottobre 2020 ore 21.00
Castello angioino – Mola di Bari
ROMANTICISMO & MUSICA PER FILM
TRIO CALLIOPE
GIAN MARCO SOLAROLO, oboe
ALFREDO PEDRETTI, corno
CRISTINA MONTI, pianoforte
Musiche di Reinecke, Nyman, Goldsmith, Rota, Morricone
Sabato 7 novembre 2020 ore 21.00
Castello angioino – Mola di Bari
RECUERDOS DE ESPAÑA
LAPO VANNUCCI, chitarra
LUCA TORRIGIANI, pianoforte
Musiche di Tarrega, Torroba, Castelnuovo-Tedesco, Rossini-Carcassi, Procaccini, Di Fiore, Bigazzi e Colonna.
Domenica 15 novembre 2020 ore 18.30 (1°turno), ore 20.30 (2°turno)
Teatro comunale Niccolò van Westerhout – Mola di Bari
CANZONI IN BIANCO E NERO
Evento speciale
PETRA MAGONI, voce
ANDREA DINDO, pianoforte
Sabato 21 novembre 2020 ore 21.00
Castello angioino – Mola di Bari
DI DANZA IN DANZA
ARMONIENSEMBLE PIANO TRIO
PALMA DI GAETANO, flauto
GIORDANO MUOLO, clarinetto
DANILO PANICO, pianoforte
Musiche di Gottschalk, Brahms, Cui, Ghidoni, Bizet, Chačaturjan
Domenica 29 novembre 2020 ore 18.30 (1°turno), ore 20.30 (2°turno)
Teatro comunale Niccolò van Westerhout – Mola di Bari
CLASSICHEGGIANDO
Evento speciale
ITALIAN HARMONISTS
Voci e pianoforte del Teatro alla Scala di Milano
Sabato 12 dicembre 2020 ore 19.00 (1°turno), ore 21.00 (2°turno)
Teatro comunale Niccolò van Westerhout – Mola di Bari
CENT’ANNI DI SORDI E FELLINI
Evento speciale
QUINTETTO D’ARCHI DEI FILARMONICI DELL’OPERA ITALIANA
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