Il Consiglio nazionale del Notariato ha pubblicato uno studio sul numero delle compravendite nel primo semestre del 2023. Il risultato, ottenuto dall’analisi dei dati statistici notarili, segna un -12,4% rispetto a un anno prima. Tuttavia, alcuni operatori del settore credono che il peggio sia alle spalle.
L’analisi pubblicata dal Consiglio nazionale del Notariato non lascia soddisfatti, il mercato immobiliare in provincia di Bari è in crisi, con un -12,4% delle compravendite nel primo semestre del 2023 in riferimento allo stesso periodo di un anno prima.
In particolare, sembrano più in difficoltà le compravendite da costruito nuovo (-55%) rispetto a quelle tra privati, quindi usato (-6,6%). Una situazione difficile che sicuramente risente delle maggiori difficoltà di accesso al credito per molti acquirenti. I giovani ad esempio, single o in coppia, hanno più difficoltà ad ottenere un mutuo e virano verso la locazione.
Andrea Rubino, Ceo della Rubino Immobiliare ma soprattutto agente immobiliare da 40 anni, mette in guardia, però, su alcuni aspetti che sfuggono alle statistiche. “Le analisi statistiche fatte dai notai ,rilevano la situazione al primo semestre 2023 , prendendo la stipula degli atti notarili ma non considerano l’effettiva movimentazione del mercato, che si sostanzia in trattative che poi, nell’arco temporale di 3 o 6 mesi, si concretizzano con le stipule”.
Ancora, in riferimento all’arco temporale preso ad esame dallo studio del Consiglio nazionale del Notariato, Rubino avverte: “In quel periodo il mercato è stato influenzato dal rincaro progressivo dei tassi di interesse, che ha avuto effetti soprattutto nei mesi di aprile e maggio, facendo desistere alcuni acquirenti per l’impossibilità a definire l’acquisto. Il compratore che ricorre ai mutui ha dovuto assorbire il colpo e ha avuto dei momenti di riflessione. Ma dal mese di giugno ha ripreso a vedere case e ad avviare trattative”.
Infine, Rubino si dice convinto che non sarà una crisi ma una lieve flessione, come ciclicamente accade, e a conclude: “Il mercato immobiliare non è solo prima casa ma anche residenziale, turistico, commerciale, industriale e produttivo. Con un’inflazione quasi in doppia cifra c’era da aspettarsi un calo ma il mercato stesso ha le risorse per rialzarsi in breve tempo”.