Tenere alta l’attenzione sull’autismo, non solo il giorno della ricorrenza mondiale, proiettando un video frutto del lavoro di adulti e bambini. Con questo spirito ad Acquaviva, nel salone delle feste di Palazzo De Mari, si è tenuta la proiezione de “I guardiani delle stelle”, a cura del Centro Autismo Territoriale.

Alla presenza di autorità locali, dei dirigenti dell’Asl e del personale docente degli istituti comprensivi Caporizzi-Lucarelli e Giovanni XXIII, è stato proiettato il video del quale sono protagonisti gli stessi alunni delle scuole e che porta con sé un messaggio di unione e di compartecipazione nella quotidianità di coloro che vivono direttamente l’autismo.

Il sindaco Marco Lenoci, nel suo intervento, ha ringraziato coloro che si occupano dei ragazzi più fragili e ha posto un obiettivo concreto: “Ben vengano iniziative come questa, perché accendono i riflettori su un tema quanto mai sociale, ancor prima che sanitario. Da parte nostra posso assicurare che l’amministrazione comunale sta lavorando per individuare una sede più efficiente e funzionale per il centro autismo cittadino, nell’ottica di maggiori benefici per i ragazzi e le loro famiglie”.

L’assessora alle Politiche sociali, Imma Morano, ha rivendicato i primi risultati dell’azione amministrativa: “Lavoriamo all’ampliamento e al miglioramento dei servizi; tuttavia, occorre mettere a valore anche quelli già realizzati. Il Cat fa un’opera meritoria, spesso con risorse limitate ma, in questo senso, anche l’amministrazione procede spedita nell’ottica di una città sempre più inclusiva. Mi riferisco, solo per citarne alcuni, ai risultati ottenuti in ambito di trasporto delle persone con disabilità o all’aumento del monte ore di operatori e docenti in funzione dei ragazzi che ne hanno bisogno”.

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Mariagrazia Barbieri, mette in evidenza una necessità: “Enti, scuole, centri autismo e cittadini devono stringere un patto, perché serve un impegno comune per raggiungere l’obiettivo di migliorare la vita di ragazzi e famiglie e rinvigorire quella comunità educante, che è centrale nella crescita di ognuno”.

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