La 58esima edizione della Sagra dell’Uva di Rutigliano tornerà nel weekend di sabato 8 e domenica 9 ottobre con una formula che ambisce ad accontentare tutte le fasce di età. Un momento di festa ma anche di confronto e di approfondimento sull’uva da tavola, coltura principe per tutta l’area a sud di Bari, che sta attraversando un fuoco di fila, cominciato con la pandemia e peggiorato tra rincari delle bollette e grandinate di agosto. Gli assessori Milena Palumbo e Tonio Romito: “L’obiettivo è che la sagra diventi riferimento per un intero territorio”.
Un progetto ambizioso per la Sagra dell’Uva di Rutigliano, giunta alla 58esima edizione e che non si è fermata nemmeno durante la pandemia, che parta dal prossimo weekend di sabato 8 e domenica 9 ottobre per diventare punto di riferimento per un intero territorio. Si celebrerà l’uva da tavola ma non sarà solo una festa, nello spirito degli organizzatori sarà anche un momento di approfondimento e di studio dello stato dell’arte di un intero comparto. Un settore, quello agricolo, e ortofrutticolo nello specifico, in difficoltà dopo due anni di pandemia, di crisi economica dell’utenza, e come se non bastasse anche a causa dei rincari delle bollette e delle grandinate di agosto che hanno provocato ingenti danni.
Non a caso in città c’era anche una corrente di pensiero che non avrebbe voluto celebrare la sagra ma alla fine ha prevalso una linea diversa. Spiega l’assessore all’Agricoltura, Tonio Romito: “A qualche perplessità abbiamo contrapposto la necessità anche di dare un segnale di ripartenza. Veniamo da anni oggettivamente molto difficili, tra ristrettezze economiche, rincari e cambiamenti climatici tra siccità e grandinate. Tuttavia, ci è sembrato il caso di proseguire una tradizione che è anche vetrina per i prodotti delle nostre imprese“. Le abitudini dei consumatori stanno cambiando con la crisi economica e la frutta non è certamente considerata un bene di prima necessità nella spesa, tuttavia Romito sottolinea: “Abbiamo immaginato un appuntamento che fosse ancor più efficace per celebrare uno dei pilastri della nostra tradizione e della nostra storia ma anche, è bene non dimenticarlo, della nostra economia“.
L’uva da tavola sarà protagonista in lungo e in largo per le vie del paese ma in piazza Manzoni verranno allestite postazioni dove si potrà degustare ma anche ammirare, grazie a una mostra pomologica. Aggiunge l’assessora al Turismo, Milena Palumbo: “Una formula pensata per raggiungere tutte le fasce di età e di interesse. Quella di piazza Manzoni sarà una vera e propria agorà con tanto di meeting room anche per approfondire lo stato dell’arte del comparto, attraverso incontri e iniziative dedicate“. Un occhio di riguardo, naturalmente, anche per i visitatori che si affacceranno per le vie di Rutigliano nel weekend. “Abbiamo previsto, grazie alle associazioni del territorio – prosegue Palumbo – un percorso sensoriale che racconti l’uva da tavola ma che consenta anche un’esperienza a tutto tondo per chi verrà a trovarci“. Il programma prevede anche esibizioni di artisti di strada, un dj set che vanterà Joe T Vannelli su tutti e il concerto di Giuliano Palma. A qualche polemica social sul richiamo degli artisti ingaggiati risponde Palumbo: “Non abbiamo voluto dare un’immagine patinata, dato il momento, ma abbiamo puntato ad una sagra più inclusiva, che prevedrà anche laboratori con i maestri figuli per unire le nostre tradizioni e mostrarle ai più piccoli. Insomma, due giorni di festa e di riflessione per tutti, con l’obiettivo di fare di questo appuntamento annuale un riferimento per un intero territorio, anche al di fuori di Rutigliano“.