Nel residence Il Poggio delle Ginestre a Noicattaro ben 8 appartamenti, che possono ospitare 32 persone, saranno il condominio sociale voluto e finanziato dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari e gestito dall’associazione di volontariato Help. Un luogo per ospitare donne in difficoltà e famiglie vulnerabili, cui si accederà su segnalazione dei servizi sociali o su richiesta degli interessati in caso di emergenza abitativa, sfratto o comprovate condizioni di difficoltà psico-sociale.
Tra Noicattaro e Torre a Mare, nel residence “Il Poggio delle Ginestre“, è stato avviato il progetto “Il Poggio” dall’amministrazione comunale di Bari, più precisamente dall’Assessorato al Welfare. Scopo dell’iniziativa è creare una comunità per favorire donne in difficoltà e famiglie vulnerabili che abbiano bisogno letteralmente di un luogo dove stare.
L’iniziativa si completa con un piano individualizzato e un percorso di orientamento e supporto all’autonomia personale per ciascuno dei 32 ospiti che alloggeranno. Sono infatti 8 appartamenti che possono ospitare fino a 4 persone per ogni singola unità abitativa di questo condominio sociale. Ad inaugurare la struttura la prima famiglia composta da genitori e due digli, di tre anni e di due mesi, indicati proprio dagli assistenti sociali.
Il condominio sociale garantirà agli ospiti una serie di servizi di sostegno attraverso lo spazio di ascolto curato da una psicologa, il supporto socio-sanitario per i casi più delicati, l’eventuale mediazione interculturale per le persone migranti, lo spazio di assistenza legale e il tutoraggio educativo nonché attività di orto sociale e laboratori pre-professionalizzanti.
“Il percorso di innovazione sociale avviato in questi anni – sottolinea l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – ha concentrato impegno e lavoro in particolare sul contrasto alle povertà estreme, con il risultato che oggi la città di Bari dispone di circa 500 posti in accoglienza h24, un numero impensabile solo nel 2015, quando i posti disponibili in accoglienza erano poche decine. Oggi la rete cittadina di supporto alle persone più fragili si amplia ulteriormente con l’avvio di questo nuovo condominio sociale: un progetto di co-housing che potrà accogliere complessivamente 32 persone tra donne, adulti e famiglie in emergenza abitativa e con particolari vulnerabilità. Una rete di 8 mini appartamenti semi autonomi, dotati di cucina e bagno, e di spazi e servizi professionali comuni come ad esempio gli sportelli di consulenza psicologica, di orientamento lavorativo, legale e socio-sanitario e spazi di formazione come orti sociali e laboratori artigianali. A partire proprio dai bisogni ma specialmente dalle aspettative espresse dalle persone più vulnerabili intercettate in questi anni dalla rete cittadina abbiamo raccolto segnalazioni e proposte che ci porteranno ad elaborare il secondo piano cittadino per il contrasto alla grave marginalità adulta che conterrà la visione e le progettualità dei prossimi tre anni”.