Il Distretto del Cibo Sud Est Barese, nato nel 2019 su impulso del GAL Sud Est Barese, ha lanciato una call rivolta ad aziende agricole ed agroalimentari, provenienti da Comuni confinanti con l’attuale territorio di riferimento, che manifestino l’interesse ad entrare nella compagine.
Il territorio di competenza del Distretto, per il momento, coincide con i Comuni di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione del Distretto ha approvato lo scorso 1 febbraio una fase di allargamento territoriale e societaria. Le aziende interessate devono inviare la manifestazione d’interesse, debitamente compilata, unitamente al Documento di Identità del titolare/rappresentante legale e Visura Camerale dell’Azienda all’indirizzo email info@distrettodelciboseb.it.
Il Distretto è stato riconosciuto formalmente il 4 giugno del 2020 e conta, attualmente, 109 soci tra aziende agricole ed agroalimentari, organizzazioni di produttori, associazioni di categoria ed enti di ricerca, tutte operative nel sud est barese. Una realtà importante che favorisce la cooperazione tra portatori di interessi del settore agricolo ed agroalimentare del territorio. Ad esempio, ha consentito a tante piccole realtà imprenditoriali di candidarsi al bando del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, intitolato “Contratti di Filiera e Distretto”, con l’obiettivo di favorire l’integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare ed il rafforzamento dei distretti agroalimentari italiani.
Il Distretto del Cibo Sud Est Barese ha candidato un proprio progetto nel gennaio 2021 e dell’ammontare di circa 50 milioni di euro per favorire gli investimenti delle Aziende Agricole Socie. Questa candidatura rappresenta, dunque, la prima vera opportunità finanziaria per le imprese aderenti, a cui seguiranno di nuove nel prossimo futuro. La Misura destinata ai Contratti di Distretto si sviluppa nell’ambito di una o più filiere di qualità certificata e tutelata e/o produzioni tradizionali o tipiche deve essere articolato in diverse tipologie di interventi ammissibili in relazione all’attività svolta dai soggetti beneficiari e dimostrare l’integrazione fra i differenti soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa, commerciale e in termini di distribuzione del reddito.
Per concludere, quella del GAL Sud Este Barese, in generale, è un’associazione che riunisce stakeholder del comparto e che è in grado di favorire l’accesso a finanziamenti pubblici e privati che sostengano un pezzo decisivo dell’economia del territorio. La notizia che si stiano allargando i confini fino alla Murgia, da una parte, ed alla Valle d’Itria, dall’altra, non può che rivelarsi un’occasione per le imprese. Chi segue il nostro blog sa bene quanto siamo orientati a sostenere le filiere, di diversi comparti, che sappiano mettere al centro interessi collettivi e non minuscoli tornaconti che non fanno crescere una comunità.