Dal 30 gennaio al 3 aprile, le domeniche del Teatro Comunale di Corato saranno dedicate ai ragazzi. Con quattro spettacoli dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie andrà in scena, infatti, la rassegna “Che domenica spaziale!”, a cura dell’Assessorato alle Politiche Educative e Culturali in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

La stagione teatrale del nostro Teatro Comunale si arricchisce di quattro appuntamenti pensati e voluti per le nuove generazioni: una mini-rassegna dedicata ai più piccoli, perché un teatro attento ai più giovani costruisce la coscienza futura del pubblico che lo abita – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Educative e Culturali, Beniamino Marcone -. È, quindi, un obbligo di attenzione e di opportunità che nel corso della stagione si arricchirà anche di altre forme di coinvolgimento. Il teatro deve diventare il luogo per vivere emozioni e pensieri da condividere con la famiglia, i compagni di scuola, gli amici. È, sì, un luogo, ma è innanzitutto un generatore di bellezza e di incontri. La rassegna “Che domenica spaziale”, dedicata ai ragazzi, vuole portarci oltre, in una dimensione “altra” per far vivere un’esperienza che si fa emozione, divertimento, crescita.”

Ecco di seguito gli spettacoli della stagione di “Che domenica spaziale” di Corato:

Il tempo scorre e fugge come un cavallo senza tregua in “Anastasia e la maledizione dei Romanov” della Compagnia Equilibrio dinamico Dance Company che andrà in scena il 30 gennaio 2022. La macchina del tempo scandisce il flusso delle azioni con particelle che esplodono nello spazio creando un posto dalla quale la protagonista Anastasia è intrappolata. Un sogno, un ricordo, realtà? Siamo in un limbo tra fantasia e azioni storiche che esplodono sui personaggi lasciando melodie che si propagano nell’aria in suggestioni di colori e interazioni. Da un’idea di Roberta Ferrara che ne ha curato anche la coreografia, regia Michelangelo Campanale, visual Artist Raffaele Fiorella e Alessandro Vangi, disegno Luci Roberto Colabufo, musiche originali Pier Alfeo, danzatori Equilibrio Dinamico Dance Company. Con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Barletta e Comune di Fasano, Coproduzione Compagnie Art Garage e Resextensa.

Il 27 febbraio 2022,l’Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata porta in scena “Voglio la luna”, drammaturgia Lucia Palozzicon Fabio Spadoni, Simone Guerro, Silvia Barchiesiallestimento e figure Ilaria Sebastianelli, Alessio Pacciideazione e regia Simone Guerro.Fabio è nella sua cameretta, alle prese con i suoi giochi ma soprattutto con comandi, raccomandazioni e rimproveri della mamma. Non è per niente tranquillo, gli sembra che le cose non vadano mai come lui vorrebbe e di non poter far niente per cambiarle. Finché una notte, come per magia, viene svegliato da un soffio di vento e si accorge che lì, proprio nella sua camera, è venuta a trovarlo la luna! È bellissima, grande, luminosa… giocano insieme e poi lei, così come è arrivata, scompare. Fabio non è mai stato così felice. Decide che vuole averla a tutti i costi e parte per una fantastica avventura alla fine della quale riesce a catturare la luna e a portarla in camera sua. Gli sembra che tutti i suoi problemi siano finiti per sempre, solo che Fabio non sa che nel mondo, senza più la luna nel cielo, i problemi sono appena cominciati. Comprenderà allora che non sempre si può volere tutto per sé ciò che appartiene anche agli altri… e con un gesto magico e poetico deciderà di condividere lo splendore della luna con il pubblico dei bambini. La storia è accompagnata dalla narrazione, dalla musica dal vivo e da scene di teatro di figura con pupazzi e ombre.

“Giovannin senza parole” è il titolo dello spettacolo del Teatro Crest che sarà rappresentato il 13 marzo. Drammaturgia Catia Caramiacon Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi, costumi Maria Martinese, disegno luci Michelangelo Campanale, disegno del suono Roberto Cupertino, regia e scene Andrea Bettaglio.  Esiste un paese, dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Questo è un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto, si sa, è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non sa. La storia che mettiamo in scena è un apologo buffo pensato per i ragazzi e per i ragazzi che siamo stati.

Affrontiamo il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese. Perché, si sa, che gli errori sono solo un tentativo di fare quello che non si sa. Il lavoro d’attore si mescola al lavoro sul clown, alla manipolazione di oggetti e alla musica dal vivo, per accompagnare con leggerezza questa sorta di viaggio dal buio alla luce, restituendo ai personaggi e al loro sogno di libertà la dolcezza scanzonata del clown.

Ultimo spettacolo il 3 aprile con la compagnia di danza contemporaneaSosta Palmizi: “Costellazioni. Pronti, partenza, spazio…!”,una creazione di Savino Italiano, Olga Mascolo, Anna Moscatelli e Giorgio Rossiinterpreti Savino Italiano, Olga Mascolo e Anna Moscatelli, disegno luci Andrea Margarolo, Tea Primiterra, esecuzione tecnica Piermarco Lunghi, Tea Primiterra, oggetti di scena Bruno Soriato, ideazione coreografica e direzione artistica Giorgio Rossi. Dopo anni e anni di studi e osservazioni dello spazio, il professor Radar si sveglia in quel sogno tanto desiderato: assieme alle professoresse Bussola e Calamita, mettono finalmente in azione l’invenzione del secolo: la Carrozzina Spaziale. Una straordinaria invenzione per mettersi alla ricerca di un luogo simile alla terra. Attraverso questo viaggio fra pianeti e corpi celesti potremo vivere la danza delle Costellazioni: punti luminosi nel cielo, apparentemente vicini fra loro ma realmente distanti milioni e milioni di anni luce. Punti di vista differenti uniti nello sguardo di chi li osserva: la prospettiva, la relatività, le dimensioni del tempo e dello spazio, le qualità della materia, i movimenti dei corpi, la luce, tutto è presente attraverso il gioco, la danza e l’immaginazione di chi è capace di vedere oltre i limiti dello sguardo.

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