Bari ed i comuni dell’area metropolitana che concorrono nel progetto sono finaliste per il riconoscimento di “Capitale italiana della cultura” del Ministero per i beni e le attività culturali per l’anno 2022.

Come sappiamo, per il 2021 è stata data la possibilità a Parma di avere una “seconda opportunità”, dato che nell’anno in corso, purtroppo, a causa della pandemia da Covid la maggior parte delle iniziative è stata annullata. Quindi si è ripartiti dal 2022 e Bari, insieme ad altre candidature che vedono anche Taranto in gara, contribuisce alla cospicua presenza pugliese nella top ten che il prossimo gennaio ambisce ad essere designata dal ministro Dario Franceschini.

Non posso nascondere la mia partigianeria, visto che come delegato Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche italiane), ho partecipato agli incontri propedeutici a questa candidatura. L’eventuale vittoria, infatti, non sarebbe il raggiungimento di un traguardo aleatorio ma ben radicato nel territorio e nell’economia. Il progetto ruota intorno alla figura di San Nicola, non nel senso strettamente religioso, come figura che unisce. Rilevanza, del resto, è stata data anche al mare, non in quanto barriera ma anzi “strada” di congiunzione fra storie e tradizioni diverse.

La soddisfazione di Decaro è comprensibile: “Questa notizia ci proietta nel futuro. In questi mesi bui in cui siamo stati costretti a tante rinunce, a partire dai grandi eventi culturali, in cui abbiamo dovuto richiudere le porte di teatri appena riaperti e annullare appuntamenti importanti con la tradizione e la cultura della nostra città, questa comunicazione ci aiuta a traguardare l’orizzonte che oggi è purtroppo segnato dall’angoscia della pandemia. Comunque vada la prossima selezione di gennaio, vorrei condividere questo risultato con tutti gli operatori culturali della città di Bari con i quali abbiamo costruito il progetto di candidatura, perché grazie al loro lavoro e alla loro creatività oggi Bari può legittimamente ambire a questo prestigioso appuntamento. Desidero ringraziare anche tutti i componenti del Comitato scientifico per aver voluto partecipare a questa sfida collettiva al fianco dell’amministrazione comunale. Infine, sono molto orgoglioso di poter condividere questa speciale classifica con la città di Taranto e l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci, un traguardo inimmaginabile per due città pugliesi solo qualche anno fa”.

Qualora il progetto di Bari dovesse risultare vincente il prossimo 21 gennaio sarà occasione per ridare slancio ad un territorio che sta soffrendo dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Sperando, peraltro, che a fine gennaio ci siano prospettive di uscita dalla pandemia da covid decisamente più concrete di quelle cha abbiamo oggi.

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By Gennaro Del Core

Comunicatore e giornalista