Domenica 30 gennaio a Bari, alle ore 11 nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi, la Fondazione Tatarella ha organizzato la presentazione del libro “Sono cose che passano” di Pietrangelo Buttafuoco, nell’ambito della rassegna dal titolo “Incontri d’Autore”. Con l’autore dialogheranno i giornalisti Annalisa Tatarella e Michele De Feudis.
Nell’ambito della rassegna “Incontri d’Autore”, la Fondazione Tatarella ospiterà Pietrangelo Buttafuoco, giornalista, scrittore, regista teatrale, conduttore televisivo, nonché presidente del Comitato scientifico della Fondazione Tatarella, con due appuntamenti, sabato 29 gennaio a Martina Franca (TA) e domenica 30 gennaio a Bari, per presentare il suo ultimo libro “Sono cose che passano”, edito da La Nave di Teseo.
L’incontro di Bari si terrĂ domenica 30 gennaio alle 11 nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi, in strada Santa Teresa dei Maschi 25, con ingresso gratuito ma solo con green pass. Insieme all’autore Pietrangelo Buttafuoco dialogheranno i giornalisti Annalisa Tatarella e Michele De Feudis.
“Sono cose che passano” è un romanzo seducente, infuocato, un divorzio all’italiana che Buttafuoco trasforma in un moderno Faust al femminile. Nasce nel cuore della Sicilia, passa per Roma e si conclude sulla banchina del porto di Genova, con vista sul Nuovo Mondo. Al centro della storia, Ottavia di Bauci, che convola a nozze con il barone Rodolfo Polizzi lasciando Palermo e i suoi sfarzi per il cuore polveroso dell’Isola di Leonforte, venendo declassata a baronessa per amore di un “baro-Barone”, un finto nobile con una mamma-matrona, Donna Tina, che ne castra la virilità . Un’unione mal tollerata dalla famiglia di Ottavia, che si sgretolerà inevitabilmente. L’arrivo a Leonforte della contessina Lucy Thompson – bella e selvaggia, nobile e altera – precipiterà la situazione, mentre Rodolfo, improvvisamente e misteriosamente, si ammala.
Le pagine sono intrise di formule dialettali e proverbi, che si alternano all’inglese nelle descrizioni e nei dialoghi della parte siciliana del romanzo, in cui fanno da comparse personaggi celebri che concorrono a rendere verosimile la storia di demoni impazziti. Ecco Rossellini e Ingrid Bergman, Ezra Pound, il militare decorato Carlo Delcroix e il parlamentare dell’MSI, Nino Buttafuoco, zio dell’autore, che morì proprio a Leonforte nel 2005. Momenti onirici, descrizioni realistiche, metafore ricorrenti, inserti in francese, citazioni mitologiche, una lingua colorita capace di descrivere una società diseguale. L’originalità del romanzo raggiunge anche le ultime pagine, con un epilogo e due finali, anticipati da numerosi colpi di scena.