Cinque donne per cinque presidenze di Municipio a Bari. E’ la scelta del candidato sindaco del Partito Democratico, Vito Leccese, che le ha presentate al Parco 2 Giugno. Si tratta di Annamaria Ferretti, Alessandra Lopez, Luisa Verdoscia, Maria Chiara Addabbo e Maristella Morisco.
«Abbiamo candidato cinque donne, perché prima che donne, sono cinque persone competenti, di generazioni diverse, con storie diverse, ma accomunate dalla passione e dall’amore per la città di Bari – ha spiegato Leccese -. Non stiamo parlando di “quote rosa”, sia chiaro. È una scelta che riflette una nuova visione del futuro della città. Nei prossimi cinque anni dovremo varare il nuovo Piano urbanistico generale e programmare un piano dei tempi per conciliare vita e lavoro. E vogliamo che siano le donne le protagoniste di questa rivoluzione perché è tempo di cambiare modelli ormai obsoleti, pensati da uomini e tarati su una società guidata da uomini. Non è stato facile. Ancora oggi ci sono resistenze, da parte di molti, quando si fanno scelte così radicali. Ma sono andato avanti senza remore. Perché la parità di genere si fa con i fatti, non a parole».
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati anche le sette liste a sostegno di Vito Leccese per il consiglio comunale: PD, Europa Verde, Decaro per Bari, Leccese Sindaco, Con Leccese Sindaco, Progetto Bari con Leccese Sindaco, Noi Popolari. La lista #Decaro per il sindaco sarà presente solo sulle schede dei municipi.
Di seguito, un breve profilo delle candidate alla presidenza dei Municipi:
– Municipio I: Annamaria Ferretti, 56 anni, giornalista, esperta in media education e presidente di Matria. Tra le numerose esperienze ha diretto la redazione giornalistica di Antenna Sud, la testata giornalistica on line ILIKEPUGLIA e più di recente il quotidiano di Puglia e Basilicata L’Edicola del Sud. L’8 ottobre del 2019 lancia Matria, la rete di donne per il Sud. «I bisogni delle donne, che a Bari rappresentano la maggioranza della popolazione, il 52%, sono un valore aggiunto imprescindibile. Pensando al Municipio I in cui vivo da quando avevo sei anni, credo sia importante lavorare coinvolgendo al massimo tutto il tessuto sociale che ne abita ogni singolo spazio, da Torre a Mare al Libertà, passando da Madonnella a San Nicola e da Murat a Japigia. Cominciando dai giovani».
– Municipio II: Alessandra Lopez, 49 anni, avvocato. Consigliera della IX Circoscrizione con i DS dal 1999 al 2004. Dal 2015 al 2020 ha fatto parte della Consulta regionale femminile. Dal 2017 al 2019 è stata vicepresidente (presidente ad interim giugno – novembre 2019) del Consiglio di Amministrazione di Innovapuglia S.p.a., società “in house providing” della Regione Puglia. Impegnata nel sociale, anche nell’oratorio di strada di Santa Scolastica della Cattedrale di Bari dal 2009 al 2011 come educatrice senior. «Da oltre 20 anni sono impegnata direttamente nelle forme della democrazia e della rappresentanza, occupandomi attivamente di scuola, sport, cultura e soprattutto di politiche sociali. Sono convinta del fatto che la crescita di pochi non cementi le generazioni, non alimenti il senso di comunità, non si traduca in una vera crescita sociale delle città prima, e di una intera regione e di un Paese poi».
– Municipio III: Luisa Verdoscia, 65 anni, docente e preside in pensione, si definisce una donna di scuola, una pedagogista, un donna di sinistra, che ha lavorato al San Paolo per 25 anni (dal 1993 al 2018), prima come docente della Lombardi e poi come preside dell’I.C. Don Milani. «Per scelta, vivo con quotidiano impegno il desiderio di far vivere la scuola secondo i principi di legalità e di lealtà. Chi mi conosce lo sa, abbiamo fatto tantissime cose nel “quartiere”, così come lo abbiamo sempre chiamato. Perché il San Paolo era inteso come quartiere periferico/dormitorio lontano dalla città. Con le amministrazioni Emiliano e Decaro abbiamo fatto tantissimi progressi, anche attraverso progetti europei, nazionali, comunali rivolti agli studenti e alle loro famiglie, per offrire una possibilità in più per la loro carriera, la loro vita, i loro sogni. Abbiamo dimostrato che vivere nella legalità e nel rispetto delle regole è possibile, ripaga e consente di costruire il futuro delle generazioni. Il mio modello di scuola è aperto, Vito Leccese parla di città policentrica, che si fonda sulla contaminazione delle professioni educative, delle attività formative, degli stili di apprendimento con le associazioni del terzo settore, culturali e sportive al fine di creare una rete contro la devianza e la dispersione».
– Municipio IV: Maria chiara Addabbo, 30 anni, operatrice culturale. A 17 anni ha partecipato come diplomatica durante la simulazione alle Nazioni unite a New York. A 20 anni si è candidata nel suo Municipio nel Pd. Ha iniziato con l’insegnamento dell’educazione ambientale nelle scuole di Bari (specializzata in riciclo per il Conai). Si occupa di minori richiedenti asilo in una comunità del Municipio IV. Operatrice di sportello del CAV a Bari, Bari Palese e Fiom. Educatrice a Japigia per il Centro servizi per le famiglie. È stata responsabile organizzazione e poi segretaria dei Giovani Democratici e coordinatrice delle attività politica nel PD Bari. È responsabile dipartimento associazioni e movimenti PD Puglia. «Continuerò ad ascoltare i cittadini come ho fatto finora, come perno e pungolo tra l’amministrazione e la cittadinanza. La nascita di Bari è ricondotta storicamente in questo territorio, dove conserviamo un patrimonio culturale, archeologico e di tradizioni che dobbiamo esaltare. Il mio lavoro partirà da qui».
– Municipio V: Maristella Morisco, 57 anni, medico di base del territorio Santo Spirito – Palese. La sua attività sul territorio è legata all’associazione “Telefono d’argento”, da sempre vicina alle necessità mediche – psicologiche e ai bisogni degli anziani. «In qualità di dermatologo vorrei dedicarmi alla prevenzione e agli screening per la salute. Santo Spirito e Palese hanno una vocazione turistica che deve essere maggiormente supportata con la ristrutturazione della costa e del porto. Ho sempre cercato di svolgere il mio ruolo professionale a sostegno delle categorie più disagiate. Vorrei lavorare per rafforzare il sostegno alle piccole imprese e agli artigiani locali».