Si è tenuto ieri a Bari, nel padiglione Chini del Policlinico, il workshop dal titolo “Le sfide della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale per i soggetti del Servizio sanitario nazionale“. Tocca dunque al dirigente formato preparare il tessuto amministrativo e gestionale ad accogliere la novità e, come afferma il direttore generale dell’Università di Bari Gaetano Prudente, “Il manager deve saper sfruttare il dialogo con la parte amministrativa e quella tecnica per creare un benessere organizzativo e sfruttare appieno le proprie risorse”.
Il rilancio delle aziende sanitarie, pugliesi e nazionali, parte dalla formazione dei dirigenti delle unità operative complesse che devono sapere cogliere le opportunità offerte da digitalizzazione e intelligenza artificiale.
È il tema affrontato nel workshop “Le sfide della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale per i soggetti del Ssn” che si è tenuto questa mattina nell’aula Frugoni del padiglione “Chini” del Policlinico di Bari. Al workshop hanno collaborato il settore sanitario-assistenziale e quello formativo proposto dalle Università pugliesi, che hanno risposto presente all’appello del Cursus (Coordinamento Universitario Regionale per la formazione superiore in Salute e Sociale).
“Il percorso di formazione accompagna permanentemente la vita di ogni professionista” ha sottolineato Roberto Catanesi, direttore del dipartimento interdisciplinare di Medicina “soprattutto di quelli impegnati in un settore delicato come quello sanitario”. La digitalizzazione è una strada in discesa e bagnata, comoda ma al tempo stesso in grado di punire al primo passo falso. Per questo motivo serve che la classe dirigente sappia gestire la transizione. All’incontro ha partecipato anche Elio Borgonovi, del comitato tecnico scientifico di Cursus “Un manager preparato è in grado di creare sinergie per ottenere il massimo con quello che ha a disposizione. Queste conoscenze, seppur non proprie dell’ambito sanitario, serviranno poi a districarsi al meglio nell’esperienza di tutti i giorni”. Tecnica e conoscenza sono dunque compatibili ma non bisogna dare per scontata la loro affinità.
Tocca dunque al dirigente formato preparare il tessuto amministrativo e gestionale ad accogliere la novità e, come afferma il direttore generale dell’Università di Bari Gaetano Prudente, “Il manager deve saper sfruttare il dialogo con la parte amministrativa e quella tecnica per creare un benessere organizzativo e sfruttare appieno le proprie risorse”.
Intervento fondamentale è anche quello di Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute, che sottolinea come bisogna vincere anche le resistenze alla telemedicina, simbolo di quello che è uno dei progetti di rilancio della nuova sanità: “È attraverso un’applicazione pratica di manager, medici e operatori sanitari che questo disegno risulta anche più credibile”.