Trentasei anni, il più giovane candidato sindaco dal 1995, Fabio Romito è la persona scelta dalle segreterie dei partiti di centrodestra per fare sintesi tra le diverse anime della coalizione e provare a vincere le elezioni comunali dopo vent’anni.

Avvocato e dottore di ricerca, Fabio Romito è attualmente consigliere regionale per la Lega ma ha già un passato nelle istituzioni locali, dalla prima elezione nel 2009 alla Circoscrizione Picone-Poggiofranco, passando per il Comune di Bari e la Città Metropolitana.

Nel 2019 perse le primarie del centrodestra contro Pasquale Di Rella ma oggi, dopo 5 anni, è riuscito a mettere d’accordo tutti sul suo nome, anche se a soli due mesi dal voto. La Lega l’ha proposto sin dal primo momento ma non è stato facile convergere sul suo nome in tempi celeri.

Il candidato sindaco, però, ha già spiegato l‘impronta che intende dare alla sua campagna elettorale:Non è la mia sfida ma la sfida di tutti. La sfida di chi è rimasto ai margini della città pur essendone perno, solo perché escluso da cerchi magici e gruppi di potere. La sfida di chi intende far tornare Bari a sorridere e a guardare al futuro con ottimismo e orgoglio. La sfida generazionale di chi non vuole delegare ad altri il proprio destino. La sfida dei giovani baresi, delle donne, delle famiglie, di chi lavora ogni giorno con dignità e onore e pretende una città sicura, moderna, efficiente, pulita, giusta, equa, onesta, attenta agli ultimi ma in grado di essere trampolino di lancio per il futuro”.

Poi la chiusa. “Dopo 20 anni, è arrivato il momento di dare un segnale di discontinuità, di rinnovamento. Vi chiedo di essermi accanto, di partecipare a questo momento storico direttamente, senza delegare. Vi chiedo di esserci!”.

La candidatura di Fabio Romito a sindaco di Bari è stata preceduta dalla nota dei coordinatori regionali e cittadini di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Liberali Riformisti-Nuovo Psi e Udc: “La scelta di Romito è frutto di un confronto tra dirigenze cittadine, regionali e nazionali dei nostri partiti, condivise dalla base e dai militanti: abbiamo voluto fortemente che fosse lui a guidare la sfida nel Capoluogo, in sintonia e diretto contatto con le forze di Governo del Paese, per garantire l’entusiasmo e la freschezza che la sinistra ha ormai perduto. L’unica scelta di rinnovamento è il centrodestra, il resto è puro marketing politico cui noi non intendiamo prestare il fianco”

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