Venerdì 15 ottobre a Bari, nella biblioteca “De Gemmis” nella città vecchia, si è tenuto il convegno intitolato “Satanismo e Psicosette”, organizzato da IKOS Ageform, scuola di formazione, in collaborazione con l’associazione ”Fermiconlemani”.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi delicati e quanto mai attuali, quali ad esempio le dinamiche settarie, il satanismo religioso, l’adescamento, la manipolazione mentale, le problematiche legati irrisolte relative a questo fenomeno e altri ancora. Nello specifico, è stata raccontata anche la storia di Antonella Valletta, di Bitonto (BA), una delle tante vittime delle psicosette, che ha deciso, dopo tanti anni di sofferenze e sacrifici, di raccontare la propria storia ed il team di Fermiconlemani ha prontamente raccolto.
“Quando ho deciso di mettere nero su bianco la mia storia e finalmente porre fine a una lunga agonia interiore piena di terrore, ho iniziato a respirare, erano piccoli respiri di ossigeno pulito. Sapevo comunque che non sarebbe stato facile esporsi, ma era un timore diverso, era una paura coraggiosa, perché sapevo che molte persone finalmente potevano sentirsi capite e io non sentirmi più sola o viceversa, sapevo anche che altre persone si sarebbero allontanate definitivamente da me, e altre invece ne avrei trovate, tutte meravigliose. All’età di 9 anni sono stata rapita da un uomo, che mi ha violentata sessualmente per interminabili 12 ore. Fortunatamente, quest’uomo orco mi ha lasciata andare e ha deciso di non uccidermi. Tornata a casa, non vedevo l’ora di riabbracciare mia madre. Ma, quel giorno, non sono stata creduta. Di ritorno a casa, ho trovato alcuni uomini, appartenenti a una setta religiosa nella quale anche mia madre era inserita, che mi hanno bollata come peccatrice, erano convinti addirittura che io avessi organizzato tutto e che fossi stata io a provocare l’orco. In sintesi: ero una fornicatrice, andavo punita e rieducata. La prima punizione è stata non poter abbracciare mia madre. Da qui è iniziato un secondo calvario, una violenza diversa, quella psicologica, che mi ha fatto crescere con tante insicurezze e timori, perdendo inoltre, giorno dopo giorno, l’affetto dei genitori. Non ho mai ricevuto un supporto psicologico né medico, perché secondo questa setta e i miei genitori che ne facevano parte, era colpa mia. Sono stata allontanata anche dai bambini, figli degli amici dei miei genitori, perché ero diventata un cattivo esempio da seguire. Mi è stato impedito di andare a scuola, di frequentare quindi le scuole dell’obbligo. Tutto perché io potevo portare disonore a tutto questo gruppo religioso. La cosa orribile è che i miei genitori sono stati convinti da queste persone. Vengo quindi rinchiusa nella mia stanza per 7 anni, vivendo nella solitudine. Il senso di colpa è stato il sentimento più grande, unito alla sofferenza. Sentivo di sopravvivere, non di vivere. Il mondo andava avanti, si trasformava, ma io ero ferma lì. Mi è stata tolta tutta la parte più importante della mia vita: l’adolescenza.
Ma un giorno ho detto basta, io non avevo fatto niente di male e non avevo colpe, non avevo nulla di cui vergognarmi e così ho incominciato un lavoro interiore, doloroso sicuramente, ma lo dovevo a me stessa e al forte attaccamento alla vita che sentivo ancora, ho pensato che nonostante tutto quello che avevo dovuto affrontare io ero ancora viva, ero una sopravvissuta e per questo dovevo sentirmi fortemente fortunata. Il messaggio che voglio dare è il seguente: questi gruppi religiosi sono veramente pericolosi. Molto spesso, le persone che si affidano a loro lo fanno in un periodo nel quale si sentono insicure. Ma questi gruppi sono astuti: fanno leva su questa fragilità ed entrano direttamente nella mente delle persone. Io ce l’ho fatta. Ma ho visto anche gente che non ce l’ha fatta, che ha preferito togliersi la vita perché non è riuscita a tirarsi fuori dal gruppo religioso. Queste sette riescono talmente tanto a manipolare gli altri che, se anche un giorno tu decidessi di uscirne, non ne avresti le forze: loro ti annientano, diventi una macchinina nelle loro mani che guidano con un telecomando. Fuori tu non sei più nessuno, loro non ti danno la possibilità di realizzarti nel mondo. Sei qualcuno solo se resti in quella sfera.
Questo messaggio è quindi un messaggio di prevenzione: quando vediamo qualcuno a noi caro, che può essere un amico o un parente, e notiamo che non è più lo stesso e che mette in atto dei comportamenti strani, cerchiamo di indagare. Dobbiamo essere noi svegli e intuire il pericolo che c’è dietro. Dopo molti anni da questo evento che vi ho raccontato, ho deciso di creare l’Associazione Crisalide, una realtà che ha l’obiettivo di dare voce ai sopravvissuti di violenza ma soprattutto ascolto a chi porta ferite interiori, quelle che non si possono vedere con occhi e toccare con mano, ma che uccidono più di qualsiasi altra ferita. Grazie a questo progetto che portiamo avanti insieme anche a Fermiconlemani, creiamo incontri ed eventi pubblici: grazie a questo molte persone stanno trovando il coraggio di provare a rinascere, si avvicinano a Crisalide e chiedono di essere ascoltati e aiutati a superare le paure e alcune barriere mentali che purtroppo esistono quando si parla di sopravvivenza dopo una violenza, di qualsiasi genere. Crisalide è nata per sensibilizzare la società verso questo argomento, parlare alle famiglie dei sopravvissuti aiutando prima loro ad affrontare un trauma di questo tipo, perché spesso i veri problemi nascono proprio dalla famiglia o nel contesto in cui si vive, sensibilizzare i giovani e uomini all’educazione alla non violenza. Cerchiamo di impegnarci a non spegnere mai i riflettori su l’argomento violenza affrontandolo e soprattutto diamo speranza che da certe esperienze si può rinascere senza paura e vergogna”
La storia di Antonella Valletta, oggi Presidente dell’Associazione Crisalide e Socia Onoraria dell’Associazione Fermiconlemani, è stata raccolta del nostro team per un unico grande scopo: portare a conoscenza di tutti che queste realtà esistono, le psicosette sono reali, le sette religiose ancor di più. Luoghi pericolosi, fatti di persone che tentano di manipolare le nostre menti e renderci ancor di più fragili. Se stai vivendo una situazione di difficoltà, psicologica, emotiva, economica, di qualsiasi natura, cerca aiuto. Rivolgiti a chi può aiutarti senza chiedere la vostra anima e la vostra vita in cambio.
Tiziana Cecere, avvocata e presidente Fermiconlemani
Marco Magliozzi, psicologo e psicoterapeuta e fondatore Fermiconlemani