La data da segnare è novembre 2028. Entro questo termine, infatti, il Comune di Barcellona, ha stabilito la fine della validità delle licenze per affitti brevi degli appartamenti. Una decisione scaturita dalla volontà di calmierare i prezzi delle locazioni ma che, inevitabilmente, avrà ricadute anche sul turismo e magari innescherà una reazione a catena anche da noi.

Basta fare un giro nei centri storici delle nostre città, a cominciare da Bari, per verificare l’esplosione di B&b e strutture ricettive ricavate da appartamenti, fino a qualche anno fa utilizzati come seconde case o per locazioni a lungo termine.

Un’evoluzione coincisa con la crescita esponenziale del comparto turistico delle città pugliesi, e di Bari in particolare. Un lavoro importante, portato avanti negli ultimi vent’anni dalla Regione Puglia, a colpi di serie e film girati nel nostro territorio grazie a cospicui interventi pubblici, che hanno portato il ritorno tanto atteso in termini turistici.

Ebbene, una grande città come Barcellona, oltre che meta turistica da decenni, ha preso una decisione importante che potrebbe fare scuola anche da noi (Anche Firenze ha preso una decisione simile ma limitata al solo centro storico): abolire le licenze per gli affitti brevi di oltre 100 mila appartamenti per calmierare i prezzi delle locazioni.

“Stiamo affrontando quello che crediamo sia il problema più grande di Barcellona”, ha detto il sindaco Collboni, spiegando che “a partire dal 2029 gli appartamenti turistici come sono concepiti oggi scompariranno dalla città di Barcellona”. Il sindaco ha aggiunto che “quei 10mila appartamenti saranno utilizzati dai residenti della città o saranno messi sul mercato per l’affitto o la vendita“”, ha detto Collboni.”.

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By Gennaro Del Core

Comunicatore e giornalista

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