Con il vernissage dello scorso 8 giugno è stata inaugurata la mostra di Antonio Paradiso a Santeramo. Nella pinacoteca “Francesco Netti”, l’omonima associazione ha organizzato la presentazione del libro “Radici”, scritto da Cristina Paradiso ed edito dalla stessa associazione. La mostra è aperta dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 17.30 alle 21.

La mostra “Radici”, organizzata dall’associazione culturale “Francesco Netti – Aps” segue il ciclo delle esposizioni inaugurato con la prestigiosa mostra organizzata nel 2023 “Francesco Netti – Ritorno a Santeramo”.

La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Camera di Commercio di Bari ed è patrocinata dal Comune di Santeramo in Colle, dalla Città Metropolitana di Bari e dalla Regione Puglia; è stata introdotta da due appuntamenti ai quali ha partecipato lo stesso Antonio Paradiso.

Al vernissage dello scorso 8 giugno l’introduzione è stata affidata ad Antonella Marino, critica d’arte, e sono intervenuti Antonio Paradiso, Marco Canzio (presidente dell’associazione), Cecilia Paradiso, Tina Sirressi, Alberto Monno, commissario straordinario del Comune di Santeramo in Colle, Arturo Carone, dirigente settore cultura Comune di Santeramo in Colle e una rappresentanza della Camera di Commercio di Bari.

Antonio Paradiso è nato il 26 febbraio 1936 a Santeramo in Colle, si è formato e affermato a Milano; già allievo in Brera di Marino Marini, Guido Ballo e Alik Cavaliere, fin dal 1978 con partecipazione alla Biennale di Venezia è riconosciuto come uno dei protagonisti dell’arte contemporanea nazionale e internazionale. Ha esposto alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma e in numerose altre sedi, in Italia e all’estero, tra le quali i musei d’arte moderna di Dortmund, Helsinki, Colonia, Los Angeles, Belgrado, ed è in mostra permanente alla galleria d’arte moderna Achille Forti di Verona.

Vive e lavora tra Milano e Matera. Nel duemila ha iniziato l’ambizioso progetto di creazione di un Parco Scultura all’interno di una cava dismessa , ai piedi della città di Matera.

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