Si è tenuta nel week end a Roma la due giorni dedicata a cultura e politica, organizzata dalla Fondazione Tatarella, da Nazione Futura, da The European Conservative, seconda edizione di “Italian Conservatism”, dedicata al futuro dell’Europa. L’iniziativa ha visto la partecipazione di ospiti italiani ed internazionali, segnando di fatto l’inizio della corsa all’elezioni europee, i cui risultati determineranno il futuro dell’Unione.

“Bisogna replicare il modello del centrodestra italiano anche a Bruxelles”, ha sostenuto il presidente della Fondazione Tatarella e di Nazione Futura Francesco Giubilei, aggiungendo che “un’alleanza tra conservatori, popolari e identitari è necessaria per lo stop all’ideologia green, all’immigrazione incontrollata, il sostegno alla famiglia e la difesa perenne della libertà”.

“Il nostro intento è quello di unire la destra, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Questo tipo di eventi è un piccolo passo verso un grade obiettivo” aggiunge Alvino-Mario Fantini, il direttore americano della rivista “The European Conservative”,”.

Per la Fondazione Tatarella, Fabrizio Tatarella ha ricordato come “non esiste nella storia della destra al Parlamento Europeo, sia quando il Msi era nell’irrilevante gruppo dei “non iscritti”, privi di qualsiasi forma di agibilità politica nel contesto europeo, sia quando An fondò l’Unione per l’Europa delle Nazioni e oggi che guida il partito dei Conservatori europei, un solo intervento dal quale è possibile dedurre posizioni antieuropeiste. La destra italiana è sempre stata coerente con la scelta fatta sin dal 1957 dall’allora Movimento Sociale Italiano che in Parlamento votò a favore della ratifica dei trattati di Roma”.

Interessante intervista di Luca Telese a Gianfranco Fini sulla Legge Bossi-Fini e sull’attività nel Mar Mediterraneo del governo Meloni, che “sta facendo tutto quello che può fare”, dice Fini, “da una parte lavorare in Europa per trovare una sinergia, dall’altra sviluppare progetti in Africa, ossia il Piano Mattei”.

Mentre gli eurodeputati spagnoli di Vox Jorge Buxade, vicepresidente ECR, il partito europeo guidato da Giorgia Meloni, Hermann Tertsch e Ossanda Liber leader del movimento portoghese Nova Direita, hanno parlato dei meccanismi europei che dovranno essere modificati, partendo dalla difesa delle identità e dei confini. Prima delle conclusioni, un commosso saluto alla memoria del padre del conservatorismo europeo, Roger Scruton, grazie alle testimonianze della moglie, Lady Sophie, di John O’Sullivan e del migliore amico, Bernard Brown.

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