Solo il 10% degli spazi acquistati per l’edizione 2021, difficoltà nel reperire prodotti e materie prime, infine la paura per le incognite legate alle evoluzioni della questione pandemica. La classica campionaria della Fiera del Levante non si terrà nel 2021, restano confermate invece le manifestazioni di settore.
In realtà, problemi c’erano già negli scorsi anni. Dietro i dati di affluenza, praticamente irrilevanti ai fini del volume di affari, si nascondevano già le difficoltà di rendere sostenibile ed efficace una campionaria che non si è rinnovata al passo coi tempi.
Poi l’annuncio che ha spento ogni speranza di riprendere le attività, come di consueto, con la campionaria di settembre. Si, perché la Fiera del Levante è sempre stata il punto di ripartenza dell’economia pugliese e barese. Il momento in cui anche la politica nazionale si accorgeva di Bari, data la presenza del Presidente del Consiglio alla cerimonia inaugurale.
“Una decisione – spiega la società concessionaria dell’organizzazione degli eventi nel quartiere fieristico – essenzialmente legata alla scarsa adesione delle aziende per le difficoltà finanziarie, per la mancanza di materie prime e di prodotti disponibili, in conseguenza delle ripetute restrizioni adottate dai governi per contenere la pandemia. Un quadro che rispecchia perfettamente la situazione in cui versano migliaia di piccole e medie aziende/imprese in grandissima difficoltà”.
“A tutto questo – è detto ancora – si deve aggiungere anche il timore di non poter rispettare impegni a lungo termine in considerazione delle variabili dovute all’andamento dei contagi da COVID/Variante Delta, oltre a tutte le problematiche sull’utilizzo del Green Pass. Rinviare la Campionaria è un atto dovuto che si compie nel rispetto di chi aveva deciso di esserci, ed a cui non si vuol chiedere di aggiungere alla fiducia un rischio”.
“Nuova Fiera del Levante – conclude la nota – opta dunque per un “pit stop” tanto per dirla in gergo agonistico, ed è già al lavoro per l’organizzazione della prima Campionaria post pandemia. Quella che sarà innanzitutto una grande festa per tutte e tutti, e che si strutturerà in continuità con l’edizione del 2019 in cui oltre 300.000 visitatori affollarono il quartiere fieristico che registrò sold out in tutti i suoi spazi“.
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