Un programma religioso e culturale che celebra la Resurrezione di Gesù e, al contempo, si fa metafora di rinascita. Si rinnovano tra fede e tradizione popolare i riti della Settimana Santa nojana, in programma dal 6 all’8 aprile a Noicattaro, in provincia di Bari, organizzato dalla parrocchia di Santa Maria della Pace di Noicattaro e dai Padri Agostiniani. Per il sindaco Raimondo Innamorato: “Un momento unico della vita cittadina, un legame speciale”.

La Settimana Santa iniziata il 2 aprile con la Domenica delle Palme, terminerà con la Pasqua il prossimo 10 aprile. Assieme alle celebrazioni liturgiche che si svolgono nelle parrocchie sono previste alcune tradizionali manifestazioni religiose pubbliche, tanto attese dalla popolazione: i riti nojani, che iniziano il 6 aprile, Giovedì Santo, con l’accensione del grande fuoco a cura della Confraternita della Passione, si concludono l’8 aprile con le processioni.

I riti della Settimana Santa a Noicattaro.

Nella giornata del 6 aprile è tradizione la visita alle 7 chiese della città, dove vengono allestiti gli altari della reposizione, in cui si conservano le ostie consacrate. Il grande falò verrà acceso alle 20, nei pressi della Chiesa della Lama, e rimarrà attivo per tutto il tempo del Triduo pasquale. Alle 20.30 parte la processione dei fedeli con saio e volto coperto: il primo ‘crocifero’ porta per le strade della città la croce di Gesù fino agli altari allestiti nelle chiese, per poi fare ritorno alla Chiesa della Lama. A questa processione si aggiunge il corteo cittadino composto dall’amministrazione comunale, dalla Confraternita del Santissimo Sacramento e Don Vito sacerdote della Parrocchia Santa Maria della Pace. È una tradizione che si rinnova da antica data ed attesta il coinvolgimento di tutta la città al rito della rinascita che trova in Cristo il suo artefice.

Il Venerdì Santo (7 aprile) si svolge invece, a partire dalle 20:00, la Processione della ‘Naka’: la culla con il corpo di Gesù Cristo, la quale viene portata in processione, con andamento lento e di culla, dalla Chiesa della Lama alla Chiesa Madre, in un percorso che tocca corso Roma e piazza Umberto. Suggestivi sono alcuni richiami ad uno stile di comunità: il primo è la parola ‘suozz’ che il capo squadra dei portatori rivolge come monito al camminare insieme, che in un tempo di ingerente individualismo risulta essere di grande attualità, il secondo è quello dei lumini rossi accesi sui balconi e finestre delle abitazioni per esprimere la partecipazione al dolore innocente che si rinnova nella carne straziata ancora oggi di coloro che sono toccati dalla sofferenza, per dire che non si può restare insensibili. Tale partecipazione risulta essere un antidoto che guarisce dal veleno dell’indifferenza. Nella notte tra il Venerdì e il Sabato Santo, alle ore 2, nel buio e nel silenzio più totale, dalla Chiesa Matrice parte la processione della Madonna Addolorata alla ricerca del Messia crocifisso, che ritroverà solo nel tardo pomeriggio del sabato.

La statua della Madonna Addolorata viene portata in processione per sei chiese di Noicattaro (Chiesa Madre, Chiesa del Carmine, Chiesa dell’Annunziata, Chiesa dei Cappuccini, Chiesa Immacolata e la Chiesa della Lama) in un evento dalla forte carica drammatica e di devozione, metafora del dolore della madre che cerca il proprio figlio perduto per le strade del borgo.  Alle 15 invece, sempre dal sagrato della Chiesa della Lama che vede il fuoco del grande falò sempre più fioco, parte la processione dei Misteri, ossia i simulacri che rappresentano i vari momenti della Passione di Gesù Cristo. I fedeli potranno anche ammirare una particolare reliquia in occasione della processione dei Misteri: una scheggia della croce che fu trasportata dal Messia.  La processione si conclude in serata dal luogo in cui è partita, la Chiesa della Lama, dopo aver attraversato le vie del borgo.

“La Settimana Santa rappresenta, per il nostro paese, un momento unico della vita cittadina: lo speciale legame tra i riti religiosi e la nostra comunità, si manifesta nella sua bellezza più profonda, caratterizzato da funzioni religiose dalle origini antichissime e da particolari tradizioni che scandiscono, ancora oggi nelle singole famiglie, l’avvicinarsi della Pasqua. Tutta la bellezza e l’antica tradizione rendono i riti della Settimana Santa un appuntamento che ogni anno attira nel nostro paese visitatori da tutta la Puglia e questo ci rende felici e orgogliosi“, dichiara il sindaco Raimondo Innamorato.

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