Può un eccidio di migliaia di persone attraversare più di 60 anni di colpevole silenzio? È uno degli interrogativi che si pone lo spettacolo Urla dalle foibe, che sabato 10 febbraio alle ore 19 andrà in scena alla Cittadella degli artisti di Molfetta.
Dopo la Giornata della memoria, quindi, anche in occasione del Giorno del ricordo il laboratorio urbano si fa spazio di riflessione per un tragico evento che affonda le radici nella storia, e che ancora oggi rappresenta una pagine ignorata, di cui troppo poco si scrive e si racconta.
Urla dalle foibe, produzione Pandemonium Teatri di e con Lisa Ferrari, “vuole dare voce a chi racconta quello che gli è accaduto – spiega l’autrice – sia perché sopravvissuto alla terribile esperienza di essere infoibato, sia perché, figlia di uno scomparso, non si è mai rassegnata a non sapere che fine avesse fatto il padre”. Le due testimonianze presentate sul palcoscenico sono tratte dal libro del professor Guido Rumici, ‘Infoibati (1943-1945) i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti’. Voci che fanno emergere il desiderio di indagare i motivi storici che hanno portato a quell’eccidio e proprio ad una tale ricostruzione, supportata da immagini proiettate, è dedicata la parte centrale dello spettacolo.
L’evento, a cura di Teatri di Bari, rientra nel progetto ‘Noi non dimentichiamo’, sostenuto dall’Assessorato alla cultura della Città di Molfetta.
“Come già avvenuto per la Giornata della memoria, anche nel Giorno del ricordo è importante tenere alta l’attenzione per quelle pagine più oscure della nostra storia, per anni tenute inspiegabilmente nascoste – spiega Giacomo Rossiello, assessore alle Culture del Comune di Molfetta – Per non ripetere gli errori e per ricordare, ancora una volta con il linguaggio del teatro, le vittime delle foibe. Come Comune di Molfetta, anche per il Giorno del Ricordo abbiamo realizzato un ampio programma di iniziative, per cui ringraziamo della collaborazione Teatri di Bari. L’arte continua a tenere viva la memoria, soprattutto per le nuove generazioni”.