Cellamare avrà di nuovo un presidio sanitario territoriale. Inaugurata questa mattina la struttura di via Gorizia, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del sindaco Gianluca Vurchio, dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese e del direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce. Il nuovo presidio, usato durante la pandemia come centro tamponi e per le vaccinazioni, ora avrà dignità di polo sanitario di base, divenendo punto di riferimento per garantire alcuni servizi alla cittadinanza direttamente sul territorio.
Un nuovo presidio territoriale di salute al servizio della comunità di Cellamare. La struttura di via Gorizia 18, recentemente ristrutturata dal Comune, è stata inaugurata stamane dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal sindaco Gianluca Vurchio e dal direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, accompagnato dal direttore sanitario, Luigi Rossi e dal direttore amministrativo Luigi Fruscio, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, e del consigliere regionale Francesco Paolicelli.
“Abbiamo avviato oggi l’ennesima struttura territoriale in Puglia – ha commentato il presidente Michele Emiliano – che consentirà maggiore comodità ai cittadini e che permetterà di scaricare dalle pressioni gli ospedali più grandi che sorgono qui vicino. Questo – ha aggiunto – potrebbe diventare a breve un centro di riferimento per i medici di famiglia che qui potrebbero avere macchinari e ambulatori comuni in modo da rendere un servizio migliore alla cittadinanza“.
Il nuovo presidio, usato durante la pandemia come centro tamponi e per le vaccinazioni, ora avrà dignità di polo sanitario di base, divenendo punto di riferimento per garantire alcuni servizi alla cittadinanza direttamente sul territorio. All’interno sono state previste una sala d’attesa, sala riunioni, deposito e servizi igienici. Una stanza riservata allo svolgimento delle diverse attività di anagrafe sanitaria: scelta e revoca del medico di medicina generale e del pediatria di libera scelta, esenzioni per reddito, patologia e invalidità, richiesta tessera sanitaria, attivazione fascicolo sanitario elettronico, attivazione carta nazionale dei servizi, acquisto alimenti per celiaci e altri. A disposizione della cittadinanza 270 metri quadri distribuiti su un unico livello a piano terra, quindi di facile accesso anche per le persone con disabilità, area parcheggio all’esterno, una zona d’ingresso ampia e spazi adeguati per accogliere l’utenza. Tre i servizi principali che la struttura, ceduta in locazione alla ASL per sei anni, potrà assicurare: centro vaccinazioni, centro prelievi e guardia medica (continuità assistenziale).
Per l’assessore Rocco Palese, il presidio di Cellamare è “un buon esempio di assistenza primaria nell’ambito della cosiddetta medicina territoriale e di prossimità. Questa – ha proseguito Palese – è la strada giusta per avere pronto soccorsi meno affollati, una assistenza diretta ed efficiente oltre che un riferimento molto importante che riguarda la prevenzione“.
“Questo nuovo centro sanitario – ha commentato il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce – è il risultato della ottima sinergia tra l’istituzione locale e quella sanitaria. L’esperienza fatta durante la pandemia, quando la struttura è diventata un polo di riferimento per l’intera comunità, oggi diventa la risposta non più emergenziale ma ordinaria“.
Soddisfatto il sindaco di Cellamare, Gianluca Vurchio: “L’apertura del nuovo presidio ASL Bari in ambienti nuovi, ampi e completamente rinnovati, rappresenta un momento di fondamentale importanza per Cellamare. Il nostro comune potrà contare nuovamente, dopo anni di chiusura, su un presidio sanitario, anche per i Comuni viciniori che potranno usufruire di servizi essenziali per la collettività”.
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Michele Laporta, rivela: “Finalmente la struttura entra in servizio in favore dei cittadini. Era stata progettata come centro per gli anziani ma le gare non hanno portato all’individuazione di un gestore. Così, scaduti i termini che ci obbligavano a quella destinazione d’uso, abbiamo potuto riattivarla a beneficio dell’utenza».