Si terrà il prossimo 24 novembre a Bari, dalle 15.30 nell’aula Asclepios del Policlinico (ingresso Cup 1º piano), la tavola rotonda che punta a mettere in connessione le donne giuriste con le donne medico, dal titolo “Violenza di genere in ambito sanitario: ruolo attivo e passivo delle operatrici sanitarie”.

Introdurrà e modererà l’avvocata Paola Finocchietti, rappresentante Adgi, con i saluti di Rosa Porfido, direttrice sanitaria AOUC Policlinico – Ospedale pediatrico Giovanni XIII, Salvatore D’Aluiso, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Francesco Introna, direttore UOC Medicina Legale Universitaria e presidente Silma, Gabriella Panaro, presidente Adgi, Zaira Rotunno, medico pediatra e presidente Ammi Bari, e Fernanda Palmigiani, docente di discipline giuridiche e presidente Inner Wheel Bari Levante.

Interverranno l’avvocata-criminologa Daniela Corrado, rappresentante Adgi, Alessandra Agostini, dirigente medico Centrale operativa sovraprovinciale 118, Anna Rita Castore, dirigente medico di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Policlinico di Bari, Sara Sablone, dirigente medico UOC Medicina Legale Universitaria del Policlinico di Bari, Chiara Massai, dirigente medico UOC Medicina del lavoro Universitaria del Policlinico di Bari.

Le conclusioni saranno affidate ad Anna Maria Natola, direttore centrale operativa sovraprovinciale 118, e a Vito Procacci, direttore Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Policlinico di Bari.

A promuovere l’iniziativa è la presidente della sezione di Bari dell’Associazione Donne Giuriste, avvocata Gabriella Panaro: “La problematica della violenza sulle donne è quanto mai attuale e, purtroppo, non basta parlarne in occasione di una ricorrenza. Così, Adgi prosegue con le sue iniziative andando direttamente nei luoghi dove si consumano, o c’è un rischio tale, le violenze sulle donne, come nell’ambito sanitario. Le donne giuriste baresi puntano a diventare ponte tra le vittime e le istituzioni”.

L’avvocata Paola Finocchietti mette in luce un aspetto: “Le donne si parlano, ed è giusto che sia così, ma non lo fanno da sole. Serve un confronto fra tutti, uomini e donne, nel rispetto dei ruoli anche nell’ambito sanitario”.

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