Mercoledì 11 ottobre a Bari, alle 16 all’Università nell’aula Balab, si terrà il primo appuntamento di Bari Città delle Donne, delegazione territoriale della rete nazionale. Obiettivo della compagine è rendere le città laboratori inclusivi e sostenibili, luoghi che siano più “per le donne”. La presidente Stefania Girone: “L’universo femminile venga maggiormente coinvolto nei processi decisionali e lavorativi a tutti i livelli e in tutti i settori, così da sentirsi più parte e partecipi della propria città”.
Mercoledì 11 ottobre a Bari, dalle 16 alle 18 all’Università degli Studi di Bari, nell’aula Balab del Centro Polifunzionale Studenti, si terrà la presentazione della rete nazionale di Città x le Donne, organizzato da Bari Città x le Donne: interverranno la presidente di Torino Città x le Donne (TOxD), apripista del progetto di rete nazionale, le presidenti/fondatrici di altre Città (PZxD, MTxD, NAxD), e la presidente di BAxD, con le sue fondatrici, le sue aderenti e simpatizzanti.
La Rete Città x le Donne è un progetto senza finalità politica che si rivolge tanto all’universo femminile quanto a quello maschile, nata con l’obiettivo di creare città più a dimensione di donna, spinta dalla necessità o dall’urgenza di portare lo sguardo di genere su ogni aspetto della vita cittadina, partendo dal presupposto che la questione femminile sia oggi strategica in termini di sviluppo e superamento delle diseguaglianze.
Bari è entrata nella rete grazie alla presidente, Stefania Girone, e alle sue prime fondatrici, Roberta De Siati, Francesca Galizia, Cinzia Montemurro, che a loro volta hanno coinvolto altre tre fondatrici, Claudia De Giglio, Francesca De Palma e Francesca Taranto, le quali tutte, con le proprie professionalità, competenze, esperienze, hanno sposato la mission del progetto: fare di Bari una città pensata “per le donne”, come laboratorio per un mondo inclusivo e sostenibile…un mondo gentile.
“Nelle città bisogna favorire maggiormente l’inclusione, mettere al centro la persona, pensando soprattutto alle generazioni future. Le donne – per skill, empatia, know-how e sensibilità – possono essere il delta che fa la differenza per promuovere una nuova visione della politica e del sociale, contribuendo attivamente a innescare dinamiche che generano più opportunità e parità. È necessario, pertanto, che l’universo femminile venga maggiormente coinvolto nei processi decisionali e lavorativi a tutti i livelli e in tutti i settori, così da sentirsi più parte e partecipe della propria città”, dichiara la presidente di BAxD, Stefania Girone.
“Vogliamo avviare un cammino in cui tutte le donne e gli uomini di Bari possano riconoscersi per proporre un piano di azioni che renda la nostra Bari una città nella quale tutti possano finalmente avere i diritti che la nostra Costituzione sancisce, ma soprattutto per avviare quel cambiamento profondo che il mondo chiede per ritrovare equilibrio. Una città pensata a misura di donna è una città a misura di tutti, di bambini, di giovani, di anziani”, aggiunge la vicepresidente Roberta De Siati.
“Le donne possono essere il perno del processo di cambiamento e di cura della città di Bari. Crediamo, infatti, che le donne possano divenire più attive e operative in tutti i campi e su tutti i fronti, e che si debba agire sinergicamente perché si creino le condizioni per liberare tante energie, oggi troppo poco riconosciute ed espresse”, concludono Cinzia Montemurro e Francesca Galizia.
Appuntamento, dunque, l’11 ottobre per l’evento di lancio di BAxD, pensato come un bel momento di condivisione, al quale parteciperà anche la responsabile della linea d’azione sulle questioni di genere UniBA, nonché coordinatrice del dottorato nazionale in Gender Studies, Francesca R. Recchia Luciani, il presidente di Confcooperative Puglia, nonchè garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà in Regione, Piero Rossi, le istituzioni e alcune realtà del territorio che sono interessate o lavorano nell’ambito della parità di genere, o in contesti affini, nel pubblico, privato e terzo settore, da un punto di vista culturale, sociale, economico e civico.