Il tempo è prezioso e la Stroke Unit del “Di Venere” è ai massimi livelli nel dare una “chance” alla vita di chi è colpito da un ictus. E’ questo il senso del riconoscimento quale “Centro Diamante”, per i risultati raggiunti nel secondo trimestre 2024, attribuito dalla ESO (European Stroke Organisation) — Angels Awards alla struttura complessa di Neurologia dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, per la capacità di trattare il 75% degli ictus entro 60 minuti e il 50% entro 45′ tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi, il trattamento terapeutico in grado di dissolvere un trombo o un embolo presente all’interno di un’arteria cerebrale. L’ictus, infatti, è una patologia tempo-dipendente, per la quale la tempestività del soccorso nelle prime ore consente al paziente di ricevere una terapia che può salvargli la vita e ridurre conseguenze invalidanti.
Stamane nell’ex CTO di Bari, durante una breve cerimonia, è avvenuta la consegna dell’attestazione da parte della rappresentante della Angels Initiative per il Sud Italia, dott.ssa Stefania Fiorillo, al direttore della Neurologia, dott. Giuseppe Rinaldi, alla presenza del direttore generale facente funzioni ASL Bari, Luigi Fruscio, e del direttore sanitario Luigi Rossi, assieme al personale sanitario delle unità operative interessate e a Teresa Carone, rappresentante per la Puglia di A.L.I.Ce. Italia Odv, associazione che riunisce persone colpite da ictus e loro familiari.
Per l’Ospedale “Di Venere”, che aveva già ottenuto il riconoscimento quale “Centro Oro” nel 2022, si tratta di un ulteriore salto di qualità nella scala di valore dell’ESO-Angels che riconosce tre livelli di qualificazione, in ordine crescente: Oro, Platino e Diamante.
«Sono risultati di grande rilievo per la nostra ASL – ha sottolineato Fruscio – che possono essere raggiunti grazie ad una perfetta sintonia tra strutture e professionalità diverse, capaci però di mettere a fattor comune organizzazione, competenze e tempestività a beneficio dei pazienti e della loro salute. Gli operatori sanitari vanno perciò ringraziati per l’impegno che ogni giorno mettono nel lavoro svolto: è grazie a loro che salvare vite umane diventa una “missione possibile”».
Particolarmente significativa, in tal senso, la presenza alla premiazione dei direttoridelle altre unità operative a vario titolo coinvolte: Guido Quaranta (direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza), Franca Errico (direttore facente funzioni del Coordinamento 118), Rosa Melodia (direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Di Venere”), Michele Tricarico (direttore di Radiodiagnostica Ospedale “Di Venere”) e Maurizio Marra (direttore medico del “Di Venere”).
«In Europa – ha ricordato il dr. Rinaldi – ogni 30 minuti un paziente con ictus, che avrebbe potuto essere salvato, muore o rimane invalido per sempre perché è stato trattato nell’ospedale sbagliato. Il riconoscimento ricevuto certifica che il “Di Venere” è l’ospedale giusto, perché negli anni è stato costruito attorno alla nostra Stroke Unit un percorso efficace nel riconoscere e accogliere l’evento ischemico, nel trattarlo rapidamente e nell’assicurare ai pazienti la migliore assistenza possibile durante il ricovero e anche successivamente. Il riconoscimento alla Stroke Unit è davvero un premio per l’intero Ospedale: faremo di tutto per mantenere nel tempo gli standard organizzativi e la qualifica di Centro Diamante».
Un percorso rapido ed efficace
La Neurologia nel corso degli anni, a partire dal 2016, ha avviato un percorso di implementazione e formazione per migliorare la qualità dell’assistenza all’ictus, collaborando con le strutture dell’emergenza coinvolte nella fase di riconoscimento ed accoglimento dell’ictus e condividendo percorsi diagnostico-terapeutici con Servizio 118, Pronto Soccorso, Radiologia, Medicina Fisica e Riabilitativa e Neurochirurgia.
La stretta collaborazione della Stroke Unit con la Medicina di Emergenza Urgenza, 118 e Pronto Soccorso, ha permesso di ridurre i tempi di riconoscimento dell’ictus già nella fase pre-ospedaliera, la pre-notifica al Pronto Soccorso e quindi il rapido triage intraospedaliero. La stessa Radiodiagnostica ha garantito l’esecuzione degli esami neuroradiologici (TC/RM encefalo) in tempi rapidi e consentito all’équipe della Stroke Unit (medico, infermiere, operatore socio sanitario) di effettuare negli ictus ischemici il trattamento trombolitico endovenoso direttamente in sala radiologica. L’infarto cerebrale causato da una occlusione di un’arteria intracranica (ictus ischemico) è difatti minore se si somministra il farmaco nel più breve tempo possibile, riducendo la mortalità in fase acuta e la disabilità post-ictus. A tutti i pazienti con ictus, trattati o non con trombolisi, l’assistenza qualificata ed esperta di una Stroke Unit consente la riduzione del dato combinato mortalità/disabilità.
I dati Agenas
Caratteristiche che trovano riscontro anche nel recentissimo report Agenas PNE 2024, relativo alle attività del 2023, in particolare per l’indicatore Ictus ischemico “mortalita’ a 30 giorni”, che per il “Di Venere” presenta un valore pari a 7,18 %, ossia un livello di aderenza a standard di qualità molto alto essendo inferiore all’8% e anche al di sotto del valore nazionale pari al 9,4%. La Neurologia è inoltre risultata 7^ in Puglia per il volume di ricoveri per ictus ischemico (268) e 5^ per volume di ricoveri per ictus ischemico con trombolisi (40).
La Neurologia del “Di Venere”
La struttura complessa di Neurologia è dotata di venti posti letto, di cui sei di terapia intensiva per la cura dell’ictus, ed è impegnata in attività di ricovero per tutte le patologie neurologiche. La Stroke Unit, nel 2019, è stata autorizzata dalla Regione Puglia alla somministrazione del farmaco trombolitico. Il monitoraggio dei pazienti è assicurato in un’area dedicata dotata di 6 posti letto con 6 monitor, una centrale di monitoraggio per la rilevazione dei parametri vitali (pressione arteriosa, attività cardiaca, saturazione di ossigeno nel sangue, frequenza respiratoria), materassi ad aria antidecubito, pompe per la cronoterapia infusionale, pompe per nutrizione enterale, apparecchi doppler per lo studio dei tronchi sovraortici ed intracranico, apparecchi Holter per la misurazione della pressione arteriosa H/24 e apparecchi Holter cardiaci per la valutazione del ritmo cardiaco H/24.
La Neurologia, inoltre, assicura un’ampia offerta ambulatoriale iperspecialistica:
– Esami strumentali di Neurofisiopatologia (elettroencefalogramma, elettromiografia,
potenziali evocati) e Neurovascolare (ecocolordoppler tronchi sovraortici, doppler
transcranico);
– Centro per la diagnosi e cura delle Polineuropatie Infiammatorie Croniche Demielinizzanti
(CIDP) e Neuropatie Disimmuni (riconosciuto da Regione Puglia);
– Centro per la Malattia di Parkinson (afferente alla Rete Regione Puglia);
– Centro per la Diagnosi e Cura delle Demenze (CDCD) riconosciuto dall’Istituto Superiore di
Sanità (visite specialistiche e valutazione neuropsicologica);
– Centro Malattie Rare (Riconosciuto per le Miastenia Gravis, Distonia);
– Centro Cefalee (Riconosciuto da Regione Puglia);
– Ambulatorio per la somministrazione della tossina botulinica (blefarospasmo, emispasmo
facciale, cefalea, spasticità muscolare);
– Ambulatorio per Malattie Demielinizzanti e Sclerosi Multipla.
Il Progetto ESO-Angels
Il progetto Angels è nato nel 2016 come sinergia tra strutture sanitarie e società scientifiche, con l’obiettivo di implementare le linee guida della European Stroke Organization e costruire una rete d’eccellenza nella gestione del paziente con ictus a livello globale. Ad oggi Angels coinvolge più di 8000 organizzazioni (ospedali e centrali operative 118) in 146 Paesi nel mondo con 140 consulenti dedicati che supportano gli stroke team nel miglioramento dei percorsi. L’obiettivo principale di Angels è garantire a tutti i pazienti con ictus uguali dignità di cure, ovunque essi si trovino. I premi ESO-Angels riconoscono la qualità di ospedali monitorati costantemente e che hanno identificato i punti di miglioramento nella gestione del paziente con ictus. L’Iniziativa Angels in questo modo sta costruendo una comunità di ospedali “stroke ready”, lavorando ogni giorno per aumentare il numero di pazienti trattati in centri specializzati e ottimizzando la qualità del trattamento per ogni paziente con ictus.
Come funziona il sistema a livelli
Gli ospedali che inviano i dati di almeno 30 pazienti con ictus consecutivi nel registro RES-Q o SITS QR, utilizzando il protocollo Premi ESO, hanno diritto a un premio. Sulla base delle prestazioni misurate rispetto a determinati criteri (dieci in totale), gli ospedali partecipanti possono ricevere riconoscimenti di livello via via crescente: Gold, Platinum o Diamond.
Oltre al premio, i professionisti e gli istituti partecipanti alla comunità Angels riceveranno supporto per riunirsi e mettersi in collegamento, identificare le prassi migliori e condividere le informazioni apprese allo scopo di implementare e accelerare i miglioramenti per i pazienti. Inoltre, i premi forniranno all’Organizzazione europea per l’ictus (ESO) un’altra piattaforma per riconoscere l’eccellente cura dell’ictus e onorare i team e le organizzazioni che, nella cura dei loro pazienti, si contraddistinguono per prestazioni che superano ogni aspettativa. (fonte: https://it.angels-initiative.com/).