Dal 9 al 17 settembre si terrà l’86esima edizione della Fiera del Levante ma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha già fatto sapere che non ci sarà. Aumenta il costo del biglietto, da tre a quattro euro, ma Confartigianato denuncia lo stato di abbandono in cui versa la zona monumentale del quartiere fieristico.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non parteciperà alla cerimonia inaugurale della Fiera del Levante, giunta all’86esima edizione, in programma dal 9 al 17 settembre prossimi. “Impegni istituzionali” aggiungeranno quello della Meloni ai tanti nomi di presidenti che negli ultimi dieci anni hanno saltato l’apertura di quella che una volta segnava la ripresa politica ed economica dell’Italia.

Tra le novità l’aumento del costo del biglietto da tre a quattro euro.

Come se non bastasse, la zona monumentale del quartiere fieristico risulta in stato di abbandono, almeno secondo Confartigianato che ha diffuso scatti che lasciano poco spazio all’interpretazione.

«Denunciamo ormai da tempo lo stato di degrado in cui si è lasciata scivolare la zona più prestigiosa della fiera, quella monumentale, con padiglioni pericolanti, vegetazione non curata, cumuli di rifiuti, strade e arredi molto più che ammalorati; da ultimo in occasione del Consiglio che ha eletto la nuova presidente della CCIAA di Bari, perché nella casa delle imprese si affronti collegialmente un tema che riguarda l’economia del nostro territorio. Assistiamo a un decadimento progressivo che, anziché essere affrontato di petto, ha indotto gli organizzatori a precludere l’accesso alla zona, escludendola dai percorsi fruibili dai visitatori in occasione della prossima campionaria di settembre». 

Così il presidente dell’UPSA Confartigianato Francesco Sgherza, che prosegue «Ci troviamo di fronte alla creazione di un ‘ghetto’. Ad eccezione dei padiglioni della Regione Puglia e del Comune di Bari, inglobati nell’aria allestita per i visitatori della campionaria, tutta la zona a ridosso della fontana monumentale risulta di fatto preclusa. Confartigianato crede nella Fiera e non solo a parole: lo ha dimostrato coi fatti, accollandosi ormai da anni l’onere di gestire il proprio padiglione permanente, apprezzatissima tappa anche per i visitatori della campionaria. Ed ecco il paradosso: nonostante le segnalazioni e le denunce, non si è pensato di riqualificare, mettere in sicurezza e riconoscere l’impegno di coloro che hanno inteso dare il proprio apporto per la rinascita di un polo economico fondamentale per la città e il territorio, a costo di ingenti investimenti. Tutt’altro: è stato più semplice innalzare una barricata. Alla luce degli ultimi accadimenti, non possiamo tollerare oltre questa gestione deplorevole e chiederemo a chi ne è responsabile di risponderne».

Come ogni anno, in occasione della campionaria, Confartigianato ha organizzato una mostra mercato con i manufatti artistici di grandi maestri artigiani e ha pianificato la consueta Giornata dell’Artigianato: l’assemblea regionale a cui partecipano personalità di rilievo nel panorama politico, economico e sociale del nostro Paese.

«Peccato che i visitatori della Fiera non potranno superare la barricata per visitare la mostra. Al netto di improbabili operazioni di risistemazione dell’ultimo minuto, tanto a loro quanto ai nostri ospiti non sfuggirà quanto una così evidente mala gestio possa essere lesiva per i cittadini, per gli operatori economici e per un intero territorio» conclude Sgherza.

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