“DattiunOcchio” è l’iniziativa promossa da Gilead, con il supporto di Europa Donna Italia e Triumph e in collaborazione con Freeda Media, che prosegue anche a novembre a Bari. I prossimi 3, 4 e 5 novembre nel punto vendita Triumph di Bari, attraverso leaflet stickers posti nei camerini con QRCode si promuoveranno due messaggi: non trascurare la prevenzione; non rinunciare al proprio desiderio di essere donna.

Una prevenzione costante permette diagnosi tempestive così come una diagnosi tempestiva, soprattutto nella forma più aggressiva come il tumore al seno triplo negativo, permette un percorso di cura più efficace. Il tumore al seno è quello più frequentemente diagnosticato, con 55.700 nuovi casi stimati nel 2022, +0,5% rispetto al 2020.

Le donne e le pazienti sottolineano quanto sia importante promuovere una cultura di salute, un impegno che la comunità scientifica e non solo cerca di perseguire a più livelli, ma anche in più contesti. Fare cultura significa partire dalla prevenzione, che include un’attenzione anche ai fattori di rischio che possono favorire la comparsa di un tumore, ma rendere possibile anche una diagnosi precoce, soprattutto nelle donne giovani. Afferma la prof.ssa Rossana Berardi, presidente W4O-Women for Oncology, ordinario di Oncologia Università Politecnica delle Marche e direttrice della Clinica oncologica dell’Aou delle Marche – Iniziative come #DattiunOcchio consentono di amplificare questi messaggi. È importante sottolineare che il modo di trattare e affrontare il tumore al seno anche quando si ripresenta in forma di recidiva o metastatica è cambiato molto negli anni“.

DattiunOcchio è parte della campagna Donne in Meta, giunta al suo terzo anno, nata per sostenere le donne con tumore al seno triplo negativo metastatico, una forma di neoplasia particolarmente aggressiva.

Supportare le donne e guidarle nelle diverse fasi che si trovano ad affrontare è centrale nell’impegno delle associazioni dei pazienti. “Il messaggio principale sul quale mantenere alta l’attenzione, non solo a novembre, è che la prevenzione rimane l’unico strumento che può fare una differenza sostanziale nel percorso di cura. Chi riceve una diagnosi di cancro al seno, deve avere la possibilità di elaborare tutte le fasi a cui va incontro, senza rinunciare alla propria identità” conclude Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia.

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