Ha fatto tappa anche a Bari la manifestazione a carattere regionale dedicata allo sviluppo sostenibile, con particolare focus sull’economia circolare. Tra gli altri, è intervenuta l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio.
L’economia circolare sembra sempre più un’opzione quasi obbligata. La sostenibilità è al centro dell’azione di diverse amministrazioni. Così anche la Regione Puglia si è attivata con una serie di incontri come quello di ieri a Bari a Villa Romanazzi.
La sfida più grande che abbiamo davanti è quella di avviarci a una transizione ecologica che sia motore di una crescita economica sostenibile, ugualmente competitiva sui mercati del mondo, ma consapevole che le risorse naturali a nostra disposizione, gli ecosistemi, lo spazio che occupiamo su questo pianeta non sono illimitati. Da questo punto di vista, si comprende meglio perché l’economia circolare – un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti – sia il perno delle politiche del prossimo futuro.
“L’economia circolare – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio nei saluti di apertura all’evento – è un modello di produzione e consumo che indica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, riciclo dei materiali prodotti esistenti il più a lungo possibile. Abbiamo spremuto la nostra terra oltre il ciclo che le leggi naturali consentono, i cambiamenti climatici sono figli della scellerata gestione delle materie prime. Abbiamo prodotto beni pensando al consumo frenetico ed immediato senza occuparci della sostenibilità della richiesta. Dobbiamo immaginare che i beni materiali non dovranno conoscere mai una fine, diventare un rifiuto e se proprio qualcosa dovrà diventarlo, che succeda il più tardi possibile”.
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