La storia di un teatro in una Bari di cento anni fa, un contenitore culturale costruito nel 1927, che oggi chiude il “miglio dei teatri” con Petruzzelli, Margherita e Piccinni. Per Emiliano il libro edito da Laterza sul Kursaal Santalucia lascia il segno del lavoro di restauro voluto e promosso dalla Regione Puglia.
Costruito nel 1927, il teatro Kursaal Santalucia ha attraversato 95 anni ormai della storia di Bari. Dai fasti iniziali, alla decadenza dovuta alla chiusura per dieci anni, fino al restauro che l’ha restituito ai cittadini baresi.
All’evento di presentazione del volume “Teatro Kursaal Santalucia – il miglio dei teatri a Bari” (2021- Editori Laterza), il presidente Michele Emiliano ha evidenziato: “Oggi presentiamo una pubblicazione di grande pregio della Casa Editrice Laterza che lascia alla storia la capacità che hanno avuto la Sovrintendenza, ma soprattutto la Regione Puglia, nell’opera di restauro del Kursaal Santalucia. Una struttura moderna che è stata ulteriormente migliorata e dotata di tutti i requisiti tecnici necessari ad utilizzarla in mille maniere diverse. Un’opera straordinaria, che era privata e che è diventata un teatro pubblico“. In 176 pagine il racconto, con un ricco corredo fotografico, delle fasi di studio e di restauro del Kursaal.
“Noi dobbiamo tanto alla famiglia Santalucia, ma anche alla famiglia Buonpastore – ha aggiunto Emiliano – perché hanno gestito questa struttura negli anni e lo hanno fatto con grande amore e con grande dedizione. Però oggi gestire un teatro da parte dei privati è molto complicato. La regione Puglia, che lo ha acquisito tempo fa, lo restituisce alla città. È stato un restauro effettuato in house con un appalto peraltro che ha visto premiare aziende pugliesi che sono le stesse che hanno restaurato il Petruzzelli e avevano anche realizzato il restauro del teatro San Carlo di Napoli e tante altre opere. Una soddisfazione generale che dovrà corrispondere ad un progetto di gestione molto innovativo che premi le attività tradizionali, ma che consenta l’utilizzo della struttura anche come riferimento generale della comunità. Un’idea moderna – ha concluso il presidente della Regione – nel cuore della città, in un punto strategico. Ci auguriamo che la bellezza, anche del rapporto che il teatro ha con il mare, possa tramandare tutto questo alle prossime generazioni“.
Alla presentazione sono intervenuti anche il direttore del dipartimento Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, l’arch. Anita Guarnieri della Soprintendenza di Foggia, l’editore Alessandro Laterza, i curatori del volume Carmen D’Onghia e Nico Lorusso, l’ing. Domenico Barozzi della Cobar.
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