Stefania Girone, docente e ricercatrice a contratto su discipline statistico-demografiche e agro-ambientali, si è candidata al Consiglio comunale di Bari con la lista del Movimento 5 Stelle, a sostegno di Michele Laforgia sindaco. Gli obiettivi della sua zione amministrativa saranno incentrati su lavoro e condizione femminile.
Stefania Girone, candidata del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Barim vanta un’alta formazione post-laurea (dottorato e post-dottorato) maturata in Italia e all’estero tra università ed enti di ricerca. Docente e ricercatrice a contratto su discipline statistico-demografiche e agro-ambientali ha da tempo sviluppato, tra le altre, anche un’importante esperienza politica come collaboratrice parlamentare per ben due legislature.
Coordinatrice e membro di progetti scientifici nazionali ed internazionali, nonché autrice di 69 pubblicazioni scientifiche – sui temi legati alla presenza straniera, alla fecondità, all’invecchiamento, al lavoro, all’istruzione, all’ambiente -, la candidata consigliera si è impegnata negli ultimi 10 anni anche in attività associative di volontariato e di promozione sociale, nell’ambito delle quali ha attenzionato soprattutto le tematiche sulla parità di genere.
“Gli aspetti demografici ed economici legati soprattutto al lavoro e alla condizione femminile saranno tra i temi sui quali spenderò le mie conoscenze e competenze – esordisce Stefania Girone -, perché ritengo siano prioritari per la città, che va ri-pensata più a dimensione di donna. Una città pensata a misura di donna è una città a misura di tutti, di bambini, di giovani, di anziani. Una città sana, pulita, non inquinata, verde, sicura, rispettosa delle differenze e attenta alle pari opportunità, ai bisogni delle sue cittadine e dei suoi cittadini, specie dei più fragili. Questi saranno i miei obiettivi per garantire un’efficiente ed efficace amministrazione della città. È tempo che Bari diventi una città intesa come laboratorio per un mondo inclusivo e sostenibile, un mondo per tutte e tutti”.
Poi, una considerazione da parte di una persona che ha scelto di tornare nella propria terra. “Sono nata e cresciuta a Bari e nella mia città ho scelto di tornare, nonostante tante occasioni di crescita professionale avute in altre città mi avrebbero potuto convincere a lasciarla. Non l’ho mai lasciata perché ho sempre creduto fortemente nel potenziale della mia città. Bari può rinnovarsi, ma può farlo solo partendo da coloro che la abitano e la vivono” conclude Girone.