Il confronto sul tema delicato dello stato dell’arte del comparto produttivo dell’uva da tavola, che interessa diversi comuni a sud di Bari, è partito e sembra che tutte le parti siano decise a fare squadra. Rincari costi di produzione, guerra in Ucraina, stato di calamità sono alcuni dei problemi che stanno avendo impatti traumatici sulle aziende agricole. Primo fra tutti i prezzi dell’uva da tavola spesso al di sotto dei 50 centesimi al chilogrammo, che al consumo arrivano a salire fino a 4 euro.

Ieri l’incontro in Regione con l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, il presidente della IV Commissione, Francesco Paolicelli, e il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, con i rappresentanti delle associazioni Cia, Coldiretti e Copagri, e con i sindaci dei Comuni di Noicattaro e Rutigliano, Raimondo Innamorato e Giuseppe Valenzano, e la delegata per Mola di Bari, la consigliera comunale Mariantonietta Colonna.

Rincari costi di produzione, guerra in Ucraina, stato di calamità sono alcuni dei problemi che stanno avendo impatti traumatici sulle aziende agricole. Primo fra tutti i prezzi dell’uva da tavola spesso al di sotto dei 50 centesimi al chilogrammo, che al consumo arrivano a salire fino a 4 euro.
Rinnovo varietale e diversificazione, contributo straordinario con l’utilizzo della Misura 22 del Programma di Sviluppo Rurale e naturalmente una relazione proattiva con la Grande Distribuzione Organizzata, per ridare forza al comparto dell’uva da tavola, in una rinnovata ottica di promozione del prodotto pugliese: sono questi gli assi portanti sui quali lavorare in un’ottica di programmazione a lungo, medio e breve termine, rimanendo compatti con tutti gli attori della filiera. Condizioni imprescindibili per affrontare le criticità che investono il settore dell’uva da tavola in Puglia secondo l’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, ma senza dimenticare le questioni dei carburanti agricoli e del costo dell’energia, da discutere con urgenza con il nuovo governo, insieme al tema delle garanzie bancarie.

L’assessore Pentassuglia si è impegnato a incontrare nei prossimi giorni i rappresentanti della GDO sulla questione dei costi dell’uva da tavola: “Sentiremo le loro ragioni ma dobbiamo lavorare su un’operazione ben più ampia di aiuto e sostegno, che non si limiti solo al negoziare il posizionamento degli scaffali. Il momento è critico, nessuno lo nasconde, ma dobbiamo essere capaci di cogliere nuove opportunità. Per affrontare le difficoltà del settore dell’uva da tavola è partita l’attività con Bruxelles per l’utilizzo della misura 22 come contributo straordinario e sto lavorando sul fronte del marketing territoriale in maniera trasversale, con l’obiettivo di mettere in campo una valorizzazione reale di tutti i nostri prodotti”. E l’uva da tavola di Puglia è naturalmente tra questi“.

Quella di oggi è stata un’occasione di confronto, ma prima di tutto di ascolto – ha detto il consigliere regionale Paolicelli -. Ci è stata richiesta solidarietà da parte di imprenditori, commercianti, agricoltori, padri di famiglia, che ogni giorno con il proprio lavoro contribuiscono a portare avanti l’economia dei nostri territori. Abbiamo il dovere di fermare ogni presunta forma di speculazione sui costi dell’uva, in particolare dell’uva da tavola, che in alcuni casi è arrivata a costare meno di 50 centesimi al chilo. Servono provvedimenti urgenti per il presente e per l’immediato futuro”.

Il sindaco di Rutigliano, Giuseppe Valenzano, ha aggiunto: “Per superare questa crisi è necessario condividere una strategia comune, restando insieme. Ed è quello che abbiamo fatto. Ringraziamo l’assessore regionale Donato Pentassuglia per l’immediata disponibilità. Lo dobbiamo a tutto il comparto, affinché non subisca ulteriori aumenti dei costi e speculazioni, e lo dobbiamo anche ai consumatori finali, alle migliaia di famiglie che stanno facendo fatica ad arrivare a fine mese”.

Contatta ViviBari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *