Sabato 7 e domenica 8 ottobre farà tappa a Giovinazzo l’Alzheimer Fest, manifestazione a supporto di malati, famigliari e professionisti impegnati nella cura della demenza si caratterizzerà per un fitto e interessante calendario di eventi.
L’Alzheimer Fest è un’associazione di promozione sociale che ha come partner scientifico l’Aip, Associazione Italiana di Psicogeriatria ed è sponsorizzata da Confcooperative Sanità Nazionale; nasce da un’idea di Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e attuale presidente dell’associazione, e Marco Trabucchi, già professore ordinario di Neuropsicofarmacologia presso l’Università di Roma Tor Vergata, specialista in psichiatria, attuale vicepresidente.
La due giorni pugliese della manifestazione a supporto di malati, familiari e professionisti impegnati nella cura della demenza si caratterizzerà per un fitto e interessante calendario di eventi, il cui programma è consultabile sul sito alzheimerfest.com.
I principali luoghi di aggregazione della città di Giovinazzo saranno aperti a tutti, senza barriere di saperi e di esperienze, per creare un raccordo e uno spazio per comunicare, oltre che ad offrire un’occasione di testimonianza e di denuncia da parte di chi vive quotidianamente questa malattia.
Il professor Giancarlo Logroscino: “L’Alzheimer Fest, come dice il nome, è una festa, un approccio molto diverso a una malattia che vivono ogni giorno moltissimi cittadini e moltissime famiglie. È importante che tutti gli attori vengano coinvolti e qui bisogna sottolineare il ruolo delle istituzioni civili, in particolare di quelle più periferiche come i comuni. In questo senso sottolineo l’importanza del percorso che è stato fatto a Giovinazzo, una delle prime città amiche della demenza in Italia”.
La presidente della società cooperativa Anthropos Maria Pia Cozzari ha commentato: “L’Alzheimer Fest è un’occasione di incontro per coloro che fanno qualcosa per ogni forma di fragilità, dalla prevenzione all’assistenza. Una festa in cui si mettono in piazza le difficoltà, dove si condividono le esperienze vissute in ogni provincia, ogni paese, nei luoghi di cura e nelle case.