Dal 24 luglio al 25 agosto a Cassano delle Murge, tutti i giorni dalle 18.30 alle 20.30 al Museo del territorio di Cassano e dell’Alta Murgia, sarĂ possibile visitare la mostra “La fontana racconta”. 60 foto, manufatti e oggetti d’epoca messi insieme da Acquedotto Pugliese per una mostra itinerante che ricostruisce le tappe della storia di come i pugliesi riuscirono a risolvere il problema dell’acqua in una terra da sempre assetata.
Il Museo del territorio di Cassano e dell’Alta Murgia apre le sue porte in via Sanges venerdì 21 luglio alle ore 18.30 con l’inaugurazione della mostra itinerante di Acquedotto Pugliese “La fontana racconta” alla presenza del sindaco Davide Del Re e di Francesco Crudele, consigliere di amministrazione di Acquedotto Pugliese.Â
La mostra, composta da oltre 60 foto e numerosi manufatti e oggetti d’epoca, racconta la storia dell’acqua e permette di ricostruire tutte le principali tappe che hanno portato questo bene primario in una regione, definita in un passato neanche troppo lontano, sitibonda. Simbolo della mostra, la celebre fontanella in ghisa.      Â
Un grande progetto di conservazione della memoria e insieme l’occasione per sottolineare la centralità del servizio idrico e il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per il benessere dei cittadini e lo sviluppo del territorio.
“Il senso dell’iniziativa – dichiara Domenico Laforgia, presidente di AQP – non è solo diffondere tra i cittadini la conoscenza del loro acquedotto ma anche sottolineare il ruolo insostituibile dell’acqua pubblica per il benessere e lo sviluppo del territorio e, quindi, promuovere un uso piĂą maturo e consapevole di tale bene primario».
«Questa mostra ci permette di aprire finalmente le porte del nostro Museo del Territorio – dichiara il sindaco, Davide Del Re – raccontando ciò che rappresentavano le cape de firr per i nostri nonni che si recavano ogni giorno presso queste per approviggionarsi di acqua. Quell’acqua era preziosissima e scoprire la vita di questo elemento urbano permetterĂ di ripercorrere la storia della nostra comunitĂ . Le cape de firr sono un patrimonio per la nostra comunitĂ la cui tutela abbiamo avviato alcuni mesi fa con un intervento di restauro, forse unico ed irripetibile, recuperando alcuni pezzi originali come cappelli, vaschette e soprattutto i rubinetti, pezzi tutti in ghisa».