La Filcams Cgil Bari torna ad accendere i riflettori sullo stato della vertenza occupazionale che riguarda i dipendenti di quello che fu il glorioso Hotel Palace di Bari, dal 1956 cuore del salotto buono della città e oggi sconsolatamente chiuso e in attesa di un progetto che ancora non si vede.

E’ la Filcams Cgil Bari a riaccendere la luce sulla questione con una nota nella quale paventa anche la mobilitazione dei lavoratori nei prossimi giorni per chiedere chiarezza alla proprietà e alle istituzioni. Vogliono sapere cosa li aspetta, quale futuro è stato immaginato per l’edificio, se sarà ancora un albergo, come era stato detto in un primo momento, o prenderanno corpo le paure che venga semplicemente venduto con un’operazione immobiliare.

«Non è ancora chiaro il destino dei circa 40 dipendenti dell’ex Hotel Palace – si legge nella nota -. La proprietà dell’immobile aveva fornito rassicurazioni rispetto al fatto che l’immobile sarebbe rimasto un albergo e le istituzioni avevano promesso un tavolo in Regione Puglia per affrontare la questione ma, ad oggi, non si registrano novità sostanziali e gli ammortizzatori sociali scadono il 31 dicembre. I lavoratori e le lavoratrici sono piuttosto preoccupati/e. In queste settimane i sindacati uniti, Filcams Cgil Bari, Uiltucs Bari e Fisascat Cisl Bari, hanno richiesto un incontro per fare il punto della situazione attuale, per comprendere se sono in corso trattative per la futura destinazione dell’albergo e per il ricollocamento dei/le dipendenti».

«Abbiamo inviato unitariamente una richiesta di convocazione alla task force occupazionalespiega Antonio Miccoli, segretario di Filcams Cgil Barima non abbiamo ancora avuto una risposta». La situazione è preoccupante al punto che, nei prossimi giorni, si ipotizza un’iniziativa di mobilitazione. «L’obiettivo è quello di chiedere con urgenza un tavolo di confronto – continua Miccoli – per capire se ci sono e quali sono le novità da parte della proprietà dell’immobile che finora non si è sbilanciata sul futuro dell’ex Palace Hotel. Ci era stata data un’informazione/garanzia che l’immobile sarebbe rimasto un albergo e sono state intavolate delle trattative con diversi interlocutori ma, al momento, non sappiamo nulla di più». C’è una scadenza che si avvicina e fa sempre più paura. «Il termine dell’ammortizzatore sociale del prossimo 31 dicembre coinciderà con il licenziamento – conclude Miccoli – e poi i lavoratori e le lavoratrici andranno in Naspi. Abbiamo bisogno di avere informazioni sulle eventuali trattative in corso, che tipo di ipotesi ci sono e se quell’impegno formale è ancora valido».

La nota mette in evidenza anche che lo stallo attuale non fa ben sperare e ci si chiede quando il tavolo permanente in task force regionale sarà convocato. I lavoratori coinvolti hanno un’età media ed un livello di professionalità alto che li porta ad essere difficilmente ricollocabili. La speranza resta quella di una ricollocazione in una subentrante struttura alberghiera che possa valorizzare carriere, professionalità e anzianità di operatori e operatrici che da sempre hanno prestato servizio presso il Palace Hotel.

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