Nei provvedimenti di Governo che dovrebbero entrare in vigore già ai primi di dicembre, c’è il cashback extra da 150 euro per coloro che acquistino con app e carte in almeno dieci occasioni.
Il cashback è quella formula secondo la quale parte del denaro speso attraverso dispositivi telematici ritorni all’utente. Nella versione, per così dire base, è valido dopo il cinquantesimo acquisto. La finalità è quella di favorire l’uso di modalità che consentano di tracciare i pagamenti. Da anni, ormai, i governi puntano a scoraggiare il pagamento in contanti perché ciò dovrebbe favorire l’emersione del nero.
Nell’ambito delle iniziative a sostegno dell’economia in vista delle feste natalizie, che saranno già caratterizzate dall’assenza di feste a Bari ma non solo, la compagine governativa punta a dare un piccolo sostegno in più che invogli a comprare. Certo, se non si allenteranno le misure restrittive anti covid, il rischio è che tutte queste iniziative favoriscano solo Amazon e similari. Il prossimo 3 dicembre è una data decisiva perché, alla luce dei risultati sui contagi provenienti da tutta Italia, ci si aspettano nuove indicazioni, anzi nuovi decreti del Presidente del Consiglio, che allentino la morsa che non consente, in maniera parziale, la possibilità di spostamenti. Nelle zone arancioni, come la Puglia, è vietato anche spostarsi da un Comune all’altro, salvo per comprovate necessità di lavoro o di salute.
Infine, un ultimo passaggio sul cashback va fatto a proposito di privacy. Il Garante ha approvato la bozza di regolamento, tuttavia ha dato indicazioni sull’approfondimento delle questioni che riguardano la tutela dei diritti degli utenti. Sì, perché spesso ci si dimentica che dietro quei numeri tanto cari agli operatori economici e governativi ci sono esseri umani. Allora ben venga il cashback, normale ed extra, se è finalizzato ad aiutare le persone ad effettuare gli acquisti e gli esercenti per riprendere le attività. Non va bene, invece, per tracciare e schedare coloro che lo utilizzino, in buona fede.